Appuntamento al teatro Arrischianti il 31 marzo alle ore 21,30
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SARTEANO. Comincia in grande stile a Sarteano, con uno spettacolo al teatro degli Arrischianti, la fase finale di un progetto “Erasmus+” che coinvolge circa 120 giovani artisti di tutta Europa. Si intitola “Me Tà” il libero adattamento dal “Visconte dimezzato” che andrà in scena venerdì 31 marzo (ore 21.30), come saluto di benvenuto da parte del Laboratorio stabile di tecnica d’attore dello stesso teatro comunale. Si rivolge ai giovani ospiti, ma anche al normale pubblico. L’incasso (5 euro il bliglietto d’ingresso) sarà utilizzato per finanziare questo ambizioso progetto giovanile, dal titolo “The Complete Freedom of Truth”, che si svilupperà per due settimane.
Intanto ci si interroga sui temi lanciati da Italo Calvino nel suo capolavoro. Un uomo intero è completo? O la sua interezza gli impedisce l’incontro con gli altri e lo rende meno completo? L’autrice del testo e regista Laura Fatini è partita da qui per affrontare il lavoro sul Visconte dimezzato: osservando le reazioni degli abitanti di Terralba all’arrivo della metà del Visconte partito in guerra. La loro vita viene improvvisamente aperta, così come succede ai fiori, ai funghi, a tutto ciò che si presenta davanti al Mezzo Uomo che, armato di spada, dimezza tutto ciò che di intero gli si presenta davanti: così, come si è aperto il corpo di Medardo, si aprono anche le vite di tutti i ragazzi che vivono a Terralba, ed escono le paure, i gli amori, le incertezze… La completezza, forse, nasce solo dopo che si è stati divisi a metà, quando le ferite che abbiamo sul corpo hanno fatto entrare, ed uscire, la luce. Sul palco: Enrico Sorbera, Viola Nardi, Benjamin Toma, Giulia Billi, Francesco Pipparelli, Maia Berardi, Guido Rico, Martina Puglisi, Giovanni Tramonti. Assistente alla regia: Ludovico Cosner.
Questo spettacolo sarà solo un assaggio. Perché subito partono le prime riunioni operative e primi worksop artistici. A Sarteano si svole l’ultima parte di un viaggio tra le arti e i mezzi di espressione, per approfondire temi come la libertà e la verità, che ha fatto tappa all’Università di Bournemouth, a Srebenica (Bosnia ed Erzegovina) e in altre località europee. Il progetto TCFT nasce nel 2014 per far crescere, attraverso la condivisione di idee ed esperienze, giovani da tutta Europa, senza pregiudizi di genere, etnia o trattamenti diversificati per persone diversamente abili. Nella cittadina senese sono previsti workshop, teatro, musica, arti visive, parkour (un percorso performativo nel territorio), clown, teatro, film e fotografia. Ci saranno laboratori, discussioni, la possibilità di confrontarsi, conoscere cultura e cibo locali. Vi prendono parte giovani provenienti in prevalenza da Romania, Portogallo, Georgia (età media tra i 15 e i 30 anni). Il progetto ha come riferimenti, oltre al Comuine di Sarteano e all’associazione Culturing, il Teatro povero di Monticchiello, l’associazione Rondine cittadella della pace, l’Abbazia di Spineto, i licei poliziani. La tappa italiana è diventata realtà grazie ai fondi del progetto europeo Erasmus+ e al sostegno di soggetti che prestano particolare attenzione alla responsabilità sociale, come Aboca, Knight Frank, Coop, Monteverdi. Il finanziamento è avvenuto in parte con una campagna dicrowfunding ancora attiva (http://www.crowdfunder.co.uk/