Tre giorni di grandi concerti con Irio De Paula in trio con Roventini e Rosciglione, Enzo Favata, Fabrizio Bosso, Marcio Rangel
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SARTEANO. La musica brasiliana, come tutta la cultura brasiliana, ha tre anime: quella bianca europea, quella nera africana e quella india. Dalla tradizione musicale europea (barocca, rinascimentale, ma anche popolare) ha ottenuto la melodia e la ricchezza armonica; dalla tradizione degli schiavi neri ha attinto il ritmo e gli strumenti (in particolare dalla religiosità dell’Angola); dalla cultura degli indios il temperamento e il carattere. Un po’ com’è successo negli Stati Uniti per il jazz, con una vicenda parallela, ma del tutto peculiare. La contaminazione tra la musica brasiliana e il jazz ha inizio già dagli anni ’40 del secolo scorso per opera di alcuni musicisti, come Dizzy Gillespie, Stan Kenton e in seguito (era nata la bossa nova) Antonio Carlos Jobim, Vinicius de Moraes, João Gilberto.
Viva Brasil! è il sottotitolo e il tema conduttore della XXII edizione del festival Sarteano Jazz & Blues organizzato dalla Nuova Accademia degli Arrischianti.
La rassegna ha presentato un’interessante anteprima il 10 luglio, con il trio di Gabriel Grossi, uno dei migliori interpreti internazionali dell’armonica.
Il festival avrà luogo nei giorni 24/25/26 agosto 2011. Le marching band, che animeranno il centro storico cittadino, saranno le protagoniste dei pomeriggi del festival, mentre le sere vedranno alcuni nomi noti al grande pubbblico, come Irio De Paula in trio con Roventini e Rosciglione (il 24); Enzo Favata, con un originale spettacolo multimediale, dedicato agli anni della gioventù di Garibaldi, trascorsi in America Latina a lottare contro le dittature (il 25); Fabrizio Bosso, uno dei migliori trombettisti italiani, in duo con Marcio Rangel (il 26).
La musica proseguirà poi nel suggestivo borgo di Castiglioncello del Trinoro con i concerti round midnight in compagnia di Alessandro Morgantini Quintet, Abbie Road Dixie Band, Rowland Jones Trio.
Completa il cartellone la Mostra Fotografica Diario Do Brasil di Francesco Ianniello presso Sala Mostre Comunale
Info: 0578 269204 (ufficio turistico). www.sarteanojazz.it
Sala Mostre Comunale
Mostra Fotografica “Diario Do Brasil” di Francesco Ianniello
Frutto di oltre cinque mesi di ricerca sul campo, la mostra fotografica Diario do Brasil è innanzitutto il racconto per immagini di un lungo viaggio attraverso il sub-continente verde-oro. Un viaggio alla scoperta di un Brasile poco conosciuto e fuori dalle rotte turistiche e quindi, forse proprio per questo, ancor più ricco di fascino e di suggestioni. Ma più che di luoghi, quella che viene presentata è una mostra di volti e di persone: ritratti e scene di vita quotidiana che sono stati catturati, prima ancora che fotografati, grazie ad una totale immersione nella cultura e nella vita brasiliana
Francesco Ianniello è nato a Napoli il 13 febbraio 1982. Originario di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, nel 2000 si trasferisce a Siena per frequentare l’Università. Iscritto al corso di Antropologia, alla facoltà di Lettere e Filosofia, si laurea con una tesi intitolata “Tradizione e devozione nei riti della Settimana Santa di Sessa Aurunca” (che risulterà vincitrice del primo premio al concorso nazionale “Le Confraternite tra religiosità e impegno sociale”, terza edizione, nella sezione riservata alle tesi di laurea e alle opere prime). Dopo alcuni mesi trascorsi a Londra, frequenta per due anni il Master in giornalismo all’Università di Salerno. A seguito di questa esperienza collabora con la rivista Metropoli (allegato domenicale de La Repubblica dedicato ai temi dell’immigrazione), con il quotidiano La Nazione e con l’agenzia di stampa Ansa (con il ruolo di corrispondente dalla provincia di Siena): in totale sono oltre 2mila gli articoli pubblicati. All’attivo ci sono anche esperienze come ufficio stampa, in siti web e programmi radio dedicati all’informazione. È autore, inoltre, di un saggio dal titolo “Matilde Serao, l’infanzia dimenticata” pubblicato sulla rivista trimestrale di cultura “Civiltà Aurunca” (n.65-66 del giugno 2007 – Caramanica Editore), e di un’ampia inchiesta sui campi di internamento campani durante la seconda guerra mondiale apparsa nel marzo 2008 sulle due pagine culturali dell’edizione campana de La Repubblica. Nell’ottobre 2010 parte per il Brasile dove vive per oltre cinque mesi. È iscritto dal febbraio 2009 all’albo dei giornalisti professionisti.