La rassegna, curata dal professor Massimo Bignardi, è organizzata dalla cattedra di Storia dell'arte contemporanea del corso di laurea specialistica in Storia dell'arte con il patrocinio del Comune di Siena.
"Questo nuovo appuntamento – afferma il professor Roberto Venuti, preside della facoltà di Lettere e filosofia – apre un nuovo ciclo e al tempo stesso introduce un ulteriore angolo di analisi che gli studenti propongono come approccio di critica "militante", vale a dire a diretto confronto con quanto accade nella realtà artistica italiana, senza tracciare linee di linguaggio o di tendenza, anzi disposti all'incontro con situazioni e personalità emergenti, come nel caso di questa mostra".
"La relazione tra luogo e storia – scrive Ardesia Ognibene nel testo al catalogo che accompagna la mostra – è la premessa fondamentale per leggere l'intervento che Giuseppe Di Muro ha ideato per il chiostro del Palazzo di San Galgano. L'architettura dello spazio espositivo diventa la cornice entro cui si esprime l'idea progettuale, il suo senso narrativo legato alla metafora e, soprattutto, riporta in uno spazio effettivo la memoria di un brano pittorico così celebre per Siena. L'artista sfrutta il linguaggio codificato del luogo come medium per alludere alla contemporaneità, rilevando quei segni di modernità insiti nell'esperienza della memoria di una comunità, di una città".
La mostra sarà visitabile a ingresso libero fino al 29 gennaio.
Per informazioni: tel. 0577 233656 – bignardi2@unisi.it / videa@hotmail.it
Giuseppe Di Muro (1957) Laureato in Architettura, insegna presso l'Istituto d'Arte di Firenze. Opera nella sfera artistica realizzando progetti di installazioni, scenografie e performance, muovendosi sempre lungo i tracciati della storia attraverso un approccio significativo dei suoi luoghi e dei suoi linguaggi, riservando un'attenzione particolare alla lavorazione della ceramica. Diverse sono le mostre personali e collettive, tutte connotate da un forte richiamo sociale: nel 2005 prende parte alla Rassegna Internazionale d'Arte Messaggi di Pace di Antripalda (AV), alle mostre Tra Pittura e Ceramica presso il Palazzo Azione Cattolica di Mercogliano (AV) e Design Archetipo Ceramiche tenutasi nell'ambito di "Aperto '05", Fes show room di Minori (SA); L'Arte Unisce la Fantasia dei Popoli, allestita presso il Tempio di Pomona (SA). Nella primavera del 2006 tiene la personale dal titolo Le Città Invisibili, promossa dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i B.A.A.P.S.A.E. di Salerno ed Avellino, allestita a Villa Rufolo, Ravello (SA) e Architetture in Ceramica, allestita presso Fes show room di Minori nell'estate sempre del 2006; mentre del 2008 è la personale Scoccapiatto, ospitata da Brancaccio ecostyle di Salerno. Tra le più recenti si segnalano le personali del 2009 Zoomorfismi, presso l'associazione culturale Marocchino Arte Contemporanea di Bitonto (BA), Dalla ceramica d "Apulia- Zoomorfismi", tenuta durante il Puglia Food & Wine festival, nel Centro Storico di Ceglie Messapica (BR) e infine Figure di Bosch, presso l'Edicolarara, una porta arabo-normanna nel centro storico di Terlizzi (BA),che funge da spazio visivo per l'arte contemporanea. È dello stesso anno la presenza alla mostra Persistenze sul confine dell'immagine. Ripensando ad Andrea Pazienza, tenuta presso del Museo dell'Alto Tavoliere di San Severo (Foggia).