E una commedia per l'Unità d'Italia
BUONCONVENTO. Da 43 anni la Sagra della Val d’Arbia accende le vie di Buonconvento di cultura e tradizioni, e anche in questa edizione la serata di apertura, venerdì 16 settembre, ha vinto l’eccellenza. Eccellenza del teatro delle due compagnie del paese, la Compagnia Pernientestabile e la Compagnia dell’Accademia dei Risorti, che, con la Corale di Buonconvento e la presenza di un narratore d’eccezione, Roberto Barzanti, hanno dato vita ad una splendida storia sul palco. Eccellenza della musica, che ha visto, secondo la tradizione, un grande, notissimo artista, Ron, esibirsi davanti ad un pubblico entusiasta, sempre al Teatro dei Risorti. Una serata che ha mostrato ancora la vitalità di una città antica e creativa, Buonconvento, che ha narrato la storia di un noto personaggio locale, Angelo Donati, protagonista della pièce teatrale firmata da Sergio Picchi, con attori accurati e credibili, scene di qualità, e la giusta proporzione di colore locale e di storia nazionale. Il Risorgimento, gli anni che vanno dal 1848 al 1861, i fermenti e le scelte politiche dell’epoca ma anche il ruolo che Buonconvento, Siena e la sua provincia ebbero nelle imprese di Garibaldi. Sorprendente anche il film realizzato con la gente locali e proiettato tra i vari tempi dello spettacolo teatrale, un film che narra il Risorgimento nel paese. Difficile ricordare tutti: degni di nota gli interventi di Roberto Barzanti come narratore, il discorso del sindaco Marco Mariotti, la poesia di Marco Brogi, la corale diretta da Carla Vivarelli, i premi donati a Barzanti e a Roberto Vivarelli, e la brillante conduzione della serata di Elisabetta Borgogni.
La seconda parte della serata ha visto salire sul palco Ron, che ha donato un concerto raffinato e appassionante alla platea dei Risorti, con una quindicina di canzoni inclusi successi come Una città per cantare, Vorrei incontrarti tra cent’anni, Anima, A modo mio, Non abbiam bisogno di parole, nel bellissimo bis, coinvolgendo il pubblico che ha cantato con lui e sentito profondamente l’ esibizione, oltre all’umanità che è scaturita da un personaggio semplice e allo stesso tempo estremamente intelligente. Il cantautore lombardo è passato con disinvoltura dalla musica al colloquio con il pubblico, dalla chitarra acustica al pianoforte, tra successi quali Il gigante e la bambina e Ma quando dici amore, realizzato per sostenere la ricerca per la SLA. Senso dell’umorismo, professionalità e verve di un altro grande artista presente alla Sagra, dopo i concerti di tanti altri notissimi nomi quali Lucio Dalla, che cantò nel 2008 in piazza Garibaldi all’apertura della Sagra, che quest’anno si conclude il 25 settembre.