Lo spettacolo è tratto dagli atti unici diDe Filippo. In scena anche Giovanni Esposito, Pino Tufillaro, Angela De Matteo, Antonio Marfella, per la regia di Giancarlo Sepe
CHIUSI. Rocco Papaleo presenta al teatro Mascagni di Chiusi, domani (18 dicembre) alle ore 21.15,”Eduardo: più unico che raro“.
Lo spettacolo, novità della stagione, è tratto dagli atti unici di Eduardo De Filippo e vede in scena anche Giovanni Esposito, Pino Tufillaro, Angela De Matteo, Antonio Marfella, per la regia di Giancarlo Sepe.
Si comincia con Il Dono di Natale (1932). Siamo al 22 dicembre e Attilio vuole regalare alla moglie, fresca sposina, dei pettini in tartaruga ed oro mentre Emilia vuole regalare al marito una catena d’oro per il suo orologio da taschino. Ma non sempre i sacrifici danno la soddisfazione desiderata. Il secondo atto “ispiratore” è Filosoficamente (1928). Un impiegato di modeste condizioni economiche ha due figlie, Margherita e Maria che, con grande preoccupazione del padre, non si sono ancora sposate. Viene organizzata una festa in casa per permettere alle ragazze di conoscere due spasimanti, Arturo e Vincenzo, che però hanno dei difetti di non poco conto. Questo non impedirà il lieto finale. Quindi, si passa a Pericolosamente (1938). Protagonista di questo atto unico è Dorotea, una brava donna, ma con un carattere così impossibile che – a detta del marito Arturo – può essere domata solo a colpi di pistola. L’arma di cui egli si serve è, naturalmente, caricata a salve, ma Dorotea non lo sa e ogni volta crede di dovere la propria salvezza a un miracolo. E Michele, l’amico arrivato dall’America dopo quindici anni di lontananza, assiste allibito alle continue sparatorie finché, messo da Arturo a conoscenza del gioco, non ne diventa divertito complice. Ultimo atto è La voce del padrone (1932). La commedia racconta del tentativo di effettuare la registrazione, in sala d’incisione, della canzone Adduormete cu’mme. Arriva dapprima il tecnico, poi il direttore della sala, quindi il maestro Scardeca, il violinista Attilio, la cantante ‘di strada’ Fiammetta Flambò, il trombonista Camillo, Nicola il maestro di clarino, Vincenzo il batterista ed infine la vera cantante Clara. Ecco l’orchestra è al gran completo, ma sarà un’incisione assai travagliata.