Uno spettacolo che punta in “altro”, che mira “altro”, di “altra” cultura e che non è stato imposto dall’”altro”. Che richiama il teatro comico di tradizione farsesca e nella scrittura scenica sono sensibili gli echi di un Assurdo che rimbalza dalle macchiette di Petrolini alle Commedie in due battute di Campanile fino al teatro di Bergonzoni.
Quarto appuntamento della rassegna “RidiCon”, all’interno della XII edizione della stagione “Sipario Aperto”.
Il cartellone (direzione artistica Luca Losi) a cura dell’Associazione Timbre e dell’Amministrazione comunale di Poggibonsi con il contributo di Regione Toscana, Amministrazione provinciale di Siena (circuito Sipario Aperto) e Fondazione Monte dei Paschi di Siena
“Mani in altro” si presenta come una farsa buffa e musicale e ancora più di Trompe l’oeil, trompe l’oreille, la precedente produzione del gruppo andata in scena nel bienno 2007-2008, intreccia la scrittura satirica alle forme del dialogo, dello skecth, del monologo paradossale e della canzone.
La lingua, capovolta e fatta di allusioni è tutta regolata sul gioco, e, al pari degli episodi che i tre personaggi, improbabili e vaganti eroi un po’ cavallereschi via via vivono sulla scena, conduce letteralmente lo spettatore attraverso un irresistibile percorso a tranelli.
Nella sua sarabanda di musica e parole, Mani in altro invita gli spettatori ad una cena in cui si servono gran portate di afflitto misto, angosce di pollo e di coniglio, inconsci di cinghiale, e torti marci della nonna. E che a mandar giù tutto non basta l’amaro Averno. Quindi li trascina ad una festa di cozze e poi, durante il viaggio di cozze, in giro per uno zoo di meraviglie, lo spermatozoo: pieno di bestie che potrebbero essere ma forse non sono, che potrebbero essere qualcosa ma forse sono qualcos’altro. Ci sono le poche (bestie di mare in via d’estinzione), gli impiccioni (che infestano piazze e conversazioni), il condom, rapace per rapporti protetti e sicuri, la lontra (da cui l’omonima città), il facchino, il consiglio, il visione.
In circa un’ora e un quarto, lo spettacolo induce gli astanti a chiedersi come sarebbe il mondo se davvero la legge fosse ovale per tutti, a porsi il problema idraulico-esistenziale del “tubi or not tubi”, a domandarsi impauriti che cosa porterà mai quest’anno ai propri bambini il temibile Babbo Fatale e, infine, a squagliare la prima pietra oppure a mettere… le mani in altro. Insomma: Mani in altro è uno spettacolo consigliato a grandi e piccini che serve per fare alienamento e per mantenersi in forse.
Questa prima produzione viene rappresentata nei due anni successivi in vari teatri e festival in Italia e all’estero (Urbino “Parole in Gioco”, Torino “Teatro Regio”, Belgrado “Teatro Nazionale”, Salerno “Teatro Augusteo”, Marsala “Teatro Eliodoro Sollima”, Budrio (BO) “Teatro Consorziale”…), mentre sue riduzioni o sketch appaiono in televisione e vengono trasmesse per radio (Radio 3 Suite, RadioRai; Maurizio Costanzo Show, Canale 5).
La nuova produzione Mani in Altro, con la regia di Leonardo Brizzi, è stata finalista come studio a Nuove Sensibilità 2008-2009 ed è tra i vincitori del concorso Emergenze Creative 2009 del Comune di Firenze.
Ingressi: intero euro 10 – ridotto euro 8.
Informazioni Teatro Verdi 0577/981298, teatroverdi@valdelsa.net, www.timbreteatroverdi.it.