SIENA. “Un uomo un gigante”, in scena sabato (7 marzo) alle ore 21,15, con la regia di Giancarlo Cauteruccio, basato sulla drammaturgia di Lorenzo Bertolani, è ispirato alle “Lettere dal carcere” di Antonio Gramsci. Raffaele Brancati ai fiati e Luca Marino alle percussioni affiancheranno in scena il protagonista Alessandro Haber, eseguendo musiche originali dal vivo.
Questa produzione è un omaggio ad un uomo il cui pensiero ha guidato intere generazioni, divenendo patrimonio comune di coloro che lottano per rendere il mondo più libero. Il testo rende il dramma vissuto da Gramsci negli anni della prigionia, cambiando i riferimenti e i temi rispetto alla scansione temporale seguita nelle Lettere. L'opera che conosciamo con questo titolo non coincide infatti con l'intero carteggio delle lettere gramsciane e nemmeno con quello di tutte le lettere scritte durante la detenzione, dal novembre del ‘26 fino alla morte avvenuta nel ‘37. Parte cospicua degli scritti è conservata alla Fondazione Istituto Gramsci di Roma e sono stati pubblicati, via via, prima su riviste o giornali militanti e, solo in seguito, parzialmente raccolte nel 1947 da Einaudi.
Attraverso la narrazione dei giorni trascorsi in carcere, lo spazio della cella gramsciana viene riportato sul palco tramite alcuni particolari che ne scandiscono la progressione: l’orologio di un campanile che riprende il suo corso, una foto del figlio, i libri, il nome di una clinica. In questo modo si rende il dramma della separazione e della coercizione dando voce alla dignità e alla forza con cui la condizione di prigionia viene affrontata e vinta al di là della fine fisica.
Il giorno prima dello spettacolo, venerdì (6 marzo) alle ore 15, si terrà presso l’aula A/B del padiglione esterno di San Niccolò alla Facoltà di Lettere e Filosofia, la tavola rotonda ad ingresso libero dal titolo “Gramsci. Un uomo, un gigante”, curata dalla professoressa Marzia Pieri, docente di Storia del teatro all’Università di Siena, cui interverranno Umberto Carpi, docente di Letteratura Italiana all’Università di Pisa e Giancarlo Cauteruccio, regista dello spettacolo e direttore artistico della Compagnia Krypton e del Teatro Studio di Scandicci.
Biglietti: Call Center tel. 0577 292615 – 292614, da lunedì a venerdì, 9.30-12.30, online su www.comune.siena.it o presso la biglietteria del Teatro dei Rozzi: venerdì 6 ore 17-20 e sabato 7 marzo dalle 16 fino all’inizio dello spettacolo. Prenotazioni telefoniche, tel. 0577 46960, negli stessi giorni e orari di apertura della biglietteria.
Questa produzione è un omaggio ad un uomo il cui pensiero ha guidato intere generazioni, divenendo patrimonio comune di coloro che lottano per rendere il mondo più libero. Il testo rende il dramma vissuto da Gramsci negli anni della prigionia, cambiando i riferimenti e i temi rispetto alla scansione temporale seguita nelle Lettere. L'opera che conosciamo con questo titolo non coincide infatti con l'intero carteggio delle lettere gramsciane e nemmeno con quello di tutte le lettere scritte durante la detenzione, dal novembre del ‘26 fino alla morte avvenuta nel ‘37. Parte cospicua degli scritti è conservata alla Fondazione Istituto Gramsci di Roma e sono stati pubblicati, via via, prima su riviste o giornali militanti e, solo in seguito, parzialmente raccolte nel 1947 da Einaudi.
Attraverso la narrazione dei giorni trascorsi in carcere, lo spazio della cella gramsciana viene riportato sul palco tramite alcuni particolari che ne scandiscono la progressione: l’orologio di un campanile che riprende il suo corso, una foto del figlio, i libri, il nome di una clinica. In questo modo si rende il dramma della separazione e della coercizione dando voce alla dignità e alla forza con cui la condizione di prigionia viene affrontata e vinta al di là della fine fisica.
Il giorno prima dello spettacolo, venerdì (6 marzo) alle ore 15, si terrà presso l’aula A/B del padiglione esterno di San Niccolò alla Facoltà di Lettere e Filosofia, la tavola rotonda ad ingresso libero dal titolo “Gramsci. Un uomo, un gigante”, curata dalla professoressa Marzia Pieri, docente di Storia del teatro all’Università di Siena, cui interverranno Umberto Carpi, docente di Letteratura Italiana all’Università di Pisa e Giancarlo Cauteruccio, regista dello spettacolo e direttore artistico della Compagnia Krypton e del Teatro Studio di Scandicci.
Biglietti: Call Center tel. 0577 292615 – 292614, da lunedì a venerdì, 9.30-12.30, online su www.comune.siena.it o presso la biglietteria del Teatro dei Rozzi: venerdì 6 ore 17-20 e sabato 7 marzo dalle 16 fino all’inizio dello spettacolo. Prenotazioni telefoniche, tel. 0577 46960, negli stessi giorni e orari di apertura della biglietteria.