Il 6 Dicembre il tema è l'identità di un popolo. “Nel futuro tra tradizioni e vocazioni”
SIENA. Siena e la sua identità, è questo il tema sul quale si dibatterà nei prossimi appuntamenti di Res (Riformismo e Solidarietà). L’associazione ha voluto creare un luogo di discussione anche grazie al supporto di istituzioni ed amministrazioni di prestigio come la Provincia di Siena e la Commissione Europea, che hanno concesso il patrocinio alle iniziative di Res. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Siena e con ‘l’alto patrocinio della Commissione Europea”.
La prima tappa sarà per Venerdì 6 Dicembre 2024 alle ore 17.30 nella sala conferenze dell’Archivio di Stato, a Palazzo Piccolomini in Via Banchi di Sotto, 52. Il titolo del confronto del 6 Dicembre sarà: Siena: identità di un popolo. “Nel futuro tra tradizioni e vocazioni”. L’ingresso è libero.
A moderare l’incontro Virginia Masoni, a seguito dei saluti istituzionali introdurrà Alessandro Conforti, responsabile territoriale di Res Toscana. Tra i relatori Giovanni Mazzini, storico ed archivista, voce del Palio di Siena per La7 e Don Enrico Grassini, direttore per l’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino per i beni culturali. Interverranno Valter Fraccaro, presidente della fondazione Saihub ed Alessandro Fabbrini, vicepresidente di Estra.
Le conclusioni saranno invece affidate a Pier Paolo Baretta, già sottosegretario di stato Mef, assessore al Comune di Napoli e presidente Res nazionale.
«A Siena – afferma Conforti, responsabile territoriale di Res Toscana – viviamo in uno “stato di grazia” ed il primo sentimento che dobbiamo esprimere è di gratitudine. Da questa consapevolezza nasce l’esigenza di orientare le nostre azioni al bene comune. Lo spiccato senso civico assieme ad una indiscussa propensione alla solidarietà rappresentano la vera cifra del “buon vivere senese”».
Incontri ed occasioni sostanzialmente con l’obiettivo di muovere un dibattito inclusivo e favorire la partecipazione alla vita pubblica delle persone ed offrire anche spazi di dialogo per confrontarsi anche su temi culturali, economici e sociali in quel di Siena.
«Possiamo orientare il nostro futuro valorizzando e mettendo in rete tutte le realtà artistiche e culturali senesi che affondano le radici nella storia – conclude Conforti –. Siena potrà rappresentare quell’esempio di città che sa come coniugare tradizione ad innovazione vincendo la sfida della modernità con le proprie armi migliori: la fitta rete di relazioni sociali della quale non solo e custode ma interprete. L’anno Giubilare che si sta aprendo offre lo slancio necessario a concretizzare questo sogno».