Sperimentazione e nuovi linguaggi per Fabrizio Ferraro
di Paola Dei
SIENA. A seguire la sperimentazione di Penultimo Paesaggio, a conclusione del suo dittico sul contatto, Fabrizio Ferraro fra immagini suggestive in bianco e nero e il volto del protagonista maschile dai tratti espressionisti, ci induce ancora ad osservare un’altra uomo, un’altra donna nella stessa cittá: Parigi. Ispirato da Le notti bianche di Dostojevskij, il film si svolge in quattro notti, durante le quali si dipana una storia che assume però le caratteristiche di una sperimentazione. L’uomo e la donna si scrutano, si osservano, si specchiano nel chiarore abbagliante di una cittá dove notte e giorno si fondono e si confondono.
L’autore con l’aiuto di Enrico Ghezzi, attraverso fotografia e filosofia in mezzo alla storia, sperimenta nuovi linguaggi cinematografici fatti di chiaro scuri di musica classica, di luci e ombre dove ognuno di noi può immergerai e fare un’analisi personale delle singole scene. Forma e sostanza si uniscono, ognuno di noi è attore e spettatore mentre costruisce la sceneggiatura di una pellicola tutta incentrata sui silenzi. Lo spettatore attore interpreta, crea, si rispecchia sulle rive de la Senna illuminate dai lampioni.
L’autore con l’aiuto di Enrico Ghezzi, attraverso fotografia e filosofia in mezzo alla storia, sperimenta nuovi linguaggi cinematografici fatti di chiaro scuri di musica classica, di luci e ombre dove ognuno di noi può immergerai e fare un’analisi personale delle singole scene. Forma e sostanza si uniscono, ognuno di noi è attore e spettatore mentre costruisce la sceneggiatura di una pellicola tutta incentrata sui silenzi. Lo spettatore attore interpreta, crea, si rispecchia sulle rive de la Senna illuminate dai lampioni.
Una pellicola difficile che di certo sará visibile solo nei circuiti d’essay e dove coloro che decideranno di vederla saranno attori anche nello scegliere di osservare un’opera con queste connotazioni.
Interessante la recitazione di Marco Testi, protagonista maschile enigmatico persino nel compiere semplici gesti della quotidianitá, altrettanto espressiva la protagonista maschile: Caterina Gueli Rojo. La pellicola è distribuita in Italia da Boudu ed è consigliata agli amanti della sperimentazione, del bianco e nero, dei silenzi.