Le fotografie del senese Federico Pacini in mostra dal 7 settembre all’8 ottobre nel complesso museale
SIENA. Le fotografie realizzate da Federico Pacini nel cantiere del Santa Maria della Scala saranno al centro della mostra “Federico Pacini. Fotografie dal Cantiere”, in esposizione dal 7 settembre all’8 ottobre nelle sale dell’antico ospedale. Quaranta scatti che risalgono al 2014, quando erano in corso i lavori per riportare all’antico splendore gli affreschi e gli elementi architettonici, oggi fruibili all’interno del complesso museale.
Una mostra che evidenzia lo sguardo antiretorico e antispettacolare che Federico Pacini concentra su Siena e il suo paesaggio. Nell’opera del fotografo troviamo connessioni con il lavoro di Vasco Pratolini, in particolare quando lo scrittore afferma che “l’arte è ricerca e un artista trova il proprio oro nel proprio orto”. Pacini, nato a Siena 46 anni fa, ha preso alla lettera quelle parole scavando nella storia della propria città. Le sue foto ritraggono affreschi e locali dell’Antico Spedale, scattate durante i lavori di restauro che ne hanno cambiato la secolare destinazione d’uso da luogo di accoglienza e cura a luogo di cultura.
“Questa mostra assume un valore importante per la città e per il Santa Maria della Scala – dichiara il sindaco di Siena Nicoletta Fabio -. Gli scatti di Federico Pacini rivestono un’importanza particolare perché raccontano la storia di questa importante struttura della città, nata per accogliere i pellegrini che percorrevano la via Francigena e le persone di Siena bisognose di cure, di supporto materiale e di accoglienza. Gli scatti raccolti da Pacini durante l’allestimento del cantiere offrono uno spaccato sulle funzioni ricoperte per secoli da questa struttura e sui lavori effettuati per restituirla alla città con una funzione nuova, ma non meno importante: quella culturale”.
Federico Pacini, laureato in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Siena, vanta una corposa produzione artistica: le sue opere fotografiche sono presenti nelle Collezioni del Musée de la Photographie di Charleroi, del Research Center and Archive Photography di Lestans, del Museo Nazionale del Cinema di Torino, della Fondazione Alinari per la fotografia di Firenze, della Fototeca Ando Gilardi, del Comune di Siena e della Collezione Banca Monte dei Paschi di Siena.
E’ un curriculum corposo quello di Federico Pacini, che vanta la Menzione d’onore al Premio Hemingway 2014 per il libro “Purtroppo ti amo” e il secondo posto con menzione d’onore nell’edizione 2009 dell’International Photography Awards Lucie Awards di New York per il libro “00001735.tif”. Libro al quale se ne aggiungono altri cinque: “Stile” con testi di Gianni Leone e Paolo Capelletti (89books, 2022), “Non andare troppo lontano” con testi di Marco Giusti (Editrice Quinlan, 2022), “Santa Maria della Scala” a cura di Roberto Maggiori (Editrice Quinlan, 2015), “Purtroppo ti amo” testi di Elio Grazioli e Burk Uzzle” (Editrice Quinlan, 2013) e “Fotografie” con testi di Omar Calabrese (Vanzi, 2007).
Pacini ha realizzato, inoltre, campagne fotografiche esclusive per una serie di pubblicazioni: “Gino Chierici tra Medioevo e Liberty” (a cura di Emanuela Carpani), Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, Cantagalli Editore, 2014; “A Castle of Words”, testi di Luca Quattrocchi, editor-in-chief Laura Di Gregorio, This Century Review, Frankfurt, 2014; “Architetti nelle terre di Siena “(a cura di Luca Quattrocchi), Fondazione Musei Senesi, Silvana Editoriale 2010; “L’architettura di Antonio Federighi” (Mariella Cirfi Walton), Betti Editrice, 2009.
Le immagini scattate da Pacini nel corso della sua carriera professionale sono, inoltre, raccolte in una serie di pubblicazioni collettive quali: “Locals” a cura di Roberto Maggiori, Editrice Quinlan, 2019; “L’Unità d’Italia : testimonianze risorgimentali nei musei e nel territorio della Toscana : una proposta di itinerario” curato da Anna Mazzanti – Toscana. Direzione generale competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze. Settore musei e ecomusei, Musei – Collezioni – Guide 2011; “Volturno 1860. L’ultima battaglia dei Mille” (Presidenza del Consiglio – Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le Province di Caserta e Benevento-MiBAC), Silvana Editoriale 2010; “Arte e Letteratura 4, Fondazione Vittorio e Piero Alinari” curato da Simone Magherini, testi di Carlo Sisi, Società Editrice Fiorentina 2009; “Carte Semiotiche” di Omar Calabrese, Le Monnier 2006, edizione italiana e spagnola; “Revista de Occidente N°306” di Omar Calabrese, Fundación José Ortega y Gasset 2006; “Come si legge un’opera d’arte” di Omar Calabrese, Mondadori Università 2006.