Il video prodotto da Cristina Ferri sarà proiettato il 30 novembre alla Dante Alighieri
SIENA. Dall’Associazione Centro Storico Città di Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Quando le donne sono uccise dall’indifferenza” sarà proiettato a partire dalle 17:30 di mercoledì 30 novembre nella sede della Dante Alighieri a Siena. La Dante Alighieri che ha messo a disposizione i suoi locali per le riprese del cortometraggio, con la presenza di un’amica di lunga data, il soprano Cristina Ferri, hanno voluto creare questo momento di riflessione e sensibilizzazione.
“Quando le donne sono uccise dall’indifferenza”. Progetto e ideazione di questo filmato di poco più di 22 minuti sono di Cristina Ferri, che recita anche nel ruolo della protagonista, Giulia; la regia e l’interpretazione degli altri ruoli chiave – cioè l’uomo di potere che vessa e degli altri uomini che non aiutano, e anzi umiliano – sono tutti di Franco Zappalà, palermitano, figlio d’arte, che nel ’96 fondò un teatro intitolandolo al nonno, suo omonimo.
Il video è stato prodotto quest’anno a Siena, in prevalenza nel sito della Società Dante Alighieri, e ha avuto la sua anteprima nazionale l’8 settembre a Palazzo Patrizi prima di iniziare un percorso di diffusione tra gli studenti medi a livello nazionale. L’Associazione Centro Storico Città di Siena (Acscs) ha sostenuto economicamente e logisticamente la produzione, la Regione Toscana ha concesso patrocinio e contributo, Comune di Siena e Ordine degli Avvocati della provincia di Siena hanno concesso il patrocinio.
Ricco di simbolismi, “Quando le donne sono uccise dall’indifferenza”, descrive l’immediato destino di una moglie e madre maltrattata che, abbandona l’uomo che gli usa crudeltà e ben presto si ritrova diffamata, senza lavoro, senza risorse, senza speranza. Quando, tradita e vilipesa da tutti, la protagonista è sulla soglia della decisione fatale, entra in gioco la maternità, il gesto del figlio Lorenzo, vittima anch’egli di violenza assistita, che introduce a un epilogo di sofferto ottimismo.
I primi dati del 2022 parlano di un femminicidio ogni tre giorni. E quindi ottimismo che è giustificabile tuttavia solo con la sensibilizzazione della popolazione e con l’aumentata segnalazione di conoscenti e vicini alle Autorità che hanno addirittura creato l’app “Scudo” per stimare in anticipo la gravità e il livello di pericolo per le vittime.
Gli altri ruoli di “Quando le donne sono uccise dall’indifferenza”, in presenza o in voce, sono di Anna Villani, Antonietta Oliviero, Giovanni Storai, Laura Scapecchi, Lorenzo Angelini, Roberta Panno e Valentina Ricci. Menzione particolare per la Corale “Ettore Bastianini” e per la giovane soprano Iuka Izumita, accompagnata al pianoforte da Takako Izumita, interpreti di un brano lirico a metà del video.
Rispetto la versione presentata a settembre a Siena, il video è stato ridotto di circa tre minuti. Cristina Ferri e Franco Zappalà hanno deciso di togliere la scena che ritrae Giulia e il Commissario di Polizia. Essa descriveva una pratica piuttosto diffusa in passato, soprattutto nei casi di violenza familiare, con il funzionario che tentava una sorta di conciliazione. La produzione ha aderito alla cortese richiesta della Questura che ha sottolineato come tale pratica sia oggi desueta, se non esplicitamente esclusa e che, diversamente, la Polstato fa largo uso di nuovi strumenti quali gli ammonimenti e gli allontanamenti, esercitabili senza necessità di anticipata querela.
“Per quanto si debba apprezzare cifre che indicano un ridimensionamento del fenomeno – ha detto David Chiti, presidente dell’Acscs che ha sostenuto economicamente la produzione – resto assolutamente convinto che associazioni, come la nostra, che puntano allo sviluppo e al benessere degli abitanti di un territorio debbano impegnarsi anche e soprattutto per cambiare mentalità, sfidare l’indifferenza e prendere pubblicamente distanza da atteggiamenti mai giustificabili quando comportano violenza fisica e/o psicologica”.
“La produzione – ha precisato Cristina Ferri – è nata per portare in scena la violenza di genere sotto forma di spettacolo e video a partire da Siena, la nostra città natale. Tramite la proiezione del corto il progetto continuerà la sua strada con l’intenzione di incontrare in particolare i giovani per un dialogo proficuo fatto di crescita, rispetto e buoni comportamenti per un futuro si spera sempre migliore”.
“Per me è sempre un piacere essere coinvolto da Cristina Ferri in progetti a carattere sociale – dice il regista Franco Zappalà -. Quando Cristina mi ha proposto questo progetto mi sono entusiasmato. Il tema è centrale ed è importante portarlo nelle scuole e in ogni dove perché se ne parli e venga sempre più attenzionato. Il messaggio è forte ma adatto ad ogni età per poter innescare un dibattito proficuo e di crescita consapevole. E’ stato un piacere venire a lavorare a Siena e spero di tornare presto con un tempo maggiore a disposizione per poter visitare la città e le bellezze del suo territorio”.