Un sorprendente concerto di poesia e musica
di Giulia Tacchetti
SIENA. Borges scrive ne “Il giardino dai sentieri che si biforcano” (Finzioni, Adelphi 2003) -“… Non credeva in un tempo uniforme, assoluto. Credeva … in una trama di tempi che si avvicinano, si biforcano, si intersecano. In alcuni c’è l’altro e non io; in altri, io e non l’altro; in altri tutti e due”. Così nella trama dei tempi ci siamo incontrati io e la Poesia. Un incontro speciale, inaspettato, molto diverso da quello del tempo scolastico o delle correnti artistiche o dei successi editoriali.
L’incontro, di cui parlo, è avvenuto attraverso un “concerto di poesia”, della durata di un’ora, intitolato “Erotica” (28 novembre, Circolino Arci di Via dei Pispini), in cui la musica non è pensata come accompagnamento, ma è concepita come una via per introdurre all’ascolto della poesia, per creare un’immagine sonora. Alla lettura si sovrappongono testi cantati, musiche famose e conosciute. Sebbene la musica sia fortemente evocativa, l’ascolto si sposta immediatamente sul testo della poesia letta, le cui immagini risuonano con quelle musicali in una doppia presenza che non obbliga a scegliere cosa ascoltare, ma che permette di ascoltare contemporaneamente entrambe, musica sottotraccia e poesia sopra, connesse dallo stesso ritmo. Questo aiuta ad aprire il canale dell’emotività interna, suscita immagini appartenenti alle proprie memorie, e riesce così a renderci pienamente accoglienti e reattivi all’ascolto del testo poetico. Questa è la novità: ascolto del dire sia in poesia che in musica.
Monica Matticoli, una delle componenti della Compagnia Indipendente di Poesia e Musica (CIPM), a cui collaborano numerosi elementi (in questo spettacolo si esibiscono solo cinque di loro), parla di sé e delle sue colleghe, Pina Sangiovanni e Valentina Tinacci, anche cantante, come di “raccontatrici” della loro cultura attraverso la poesia. Cultura di ricerca impegnata, sostenuta da anni di studi letterari, filologici e di ascolto. Non c’è intento divulgativo, ma desiderio di comunicazione, perché la poesia è propria dell’essere umano. Non è lettura, ma ascolto del dire. Pina Sangiovanni usa l’espressione “trovatrici di testi ” per ricondurre la poesia alla sua origine: “Abbiamo scelto opere in “splendenza”, perché sofferenza, erotismo, gioia emergano in “splendenza”, intesa come luce e fiamma che illumina e riscalda chi ascolta. E’, quindi, una condivisione di piacere, in quanto la poesia è corpo, ritmo, suono, voce”.
Lo spettacolo inizia con la lettura del Carme 51 di Catullo “Ille mi par esse deo videtur…”. Una voce interpreta seguendo il ritmo dell’endecasillabo saffico e, contemporaneamente, un’altra voce recita gli stessi versi in lingua italiana, accordandosi sul ritmo metrico in maniera straordinaria attraverso un serio lavoro filologico, che coinvolge non solo il suono, ma anche la lunghezza della parola. La musica, il ritmo, le voci suscitano qualcosa che viene da molto lontano, coinvolgendo la sfera dei sensi e delle emozioni: è Il mondo classico che, come vissuto culturale, risuona forte dentro di noi. Mi viene spontaneo il parallelo (anche se in prosa) con “Cassandra” di Christa Wolf. L’esibizione prosegue con letture di Esiodo, Saffo, Pablo Neruda, Amelia Rosselli, Jacques Prévert, Amalia Guglielminetti e tanti altri.
Nello spettacolo non c’è niente di accademico, considerati gli studi delle interpreti, né di ideologico, ma è popolare, nel senso che è rivolto a tutti per riappropriarsi del piacere che dà la poesia, in un mondo in cui pare non esista più, sia sparita insieme alla bellezza.
I musicisti Jevon Brunk e Maurizio Regoli sono anch’essi di grande competenza, non solo suonano in maniera eccellente, ma, cosa veramente importante in questo tipo di spettacolo, sono disponibili intellettualmente.
“Erotica” è liberazione nella complessità, per i contenuti a cui allude il titolo, per la forza della musica e delle parole, ora urlate ora sussurrate “Oh mio sultano… Oh mia signora”.
“Erotica” fa bene alla salute? Solo assistendo al concerto si può capire questa esperienza per me incredibile e dare una risposta.
SCHEDA
La CIPM è formata da numerosi membri che collaborano ai diversi spettacoli, in particolare Erotica è eseguita da Monica Matticoli, Pina Sangiovanni, Valentina Tinacci (voci), Maurizio Regoli (chitarra), Jevon Brunk (cajon, armonica, concertina, mandolino, flauto). Le tre voci femminili provengono da background umanistici approfonditi, filologici e storici; hanno al loro attivo saggi, libri di poesia, manuali di letteratura, testi per canzoni. Condividono la passione per la poesia e la fiducia che questa possa essere ancora strumento per accordare le emozioni degli esseri umani, se spogliata dai paludamenti e guidata verso l’altro utilizzando il suono e la presenza.
Valentina Tinacci e Monica Matticoli lavorano insieme dal 2009, quando hanno vinto il premio di poesia della casa editrice “d’if”, che ha pubblicato la raccolta “Venti lucenti unghie”. Valentina Tinacci dal 2003 tiene corsi di scrittura creativa, narrativa e poetica per comuni, università e associazioni; è autrice di manuali di letteratura per la scuola superiore e di numerosi articoli, saggi e vari libri sul poeta Franco Fortini. Studia canto da diverso tempo per affinare la dimensione performativa, che tuttavia è basata sulla rigorosa restituzione dell’aspetto metrico/ritmico del testo.
Monica Matticoli ha pubblicato libri di poesie e vinto premi. Ha scritto testi per canzone e realizzato spettacoli con Miro Sassolini, storica voce new wave, collaborando con Gianni Maroccolo (Litfiba, CSI, Deproducers), Mauro Sabbione (Mattia Bazar), Paolo Benvegnù (Premio Tenco 2024) e, in uno spettacolo su Andrea Zanzotto, con Lello Voce e Stefano Dal Bianco (Premio Strega per la poesia 2024). Il concerto di poesia “Verso l’inquieto mare notturno: Miro Sassolini canta Dino Campana” (musiche di Carmine Torchia) ha avuto repliche anche in rassegne nazionali.
Pina Sangiovanni, calabrese di nascita e di cuore, ha transitato a Savona diplomandosi allo stesso liceo classico di Fabio Fazio per poi approdare a Siena per laurearsi in Storia. Appassionata lettrice, impara a memoria i testi e li restituisce nel dirli al pubblico attraverso l’ esperienza delle Persone Libro, associazione internazionale che si occupa della trasmissione del piacere alla lettura. Tramite l’amicizia con Valentina, Monica e i musicisti della C.I.P.M. si appassiona ai testi poetici e alla loro struttura musicale e ritmica dove può trasporre con la voce e con il corpo la sua passione ventennale per la cultura e il baile flamenco.
Maurizio Regoli è stato chitarrista della rock band senese Dedalo, vincitrice negli anni Duemila di numerosi contest nazionali fra cui Emergenza Festival, Rock Targato Italia, Sanremo Rock. Ha pubblicato l’album “Foglie in ira” (EMU, produzione di Pino Chimenti, con interventi di Fausto Mesolella e Ferruccio Spinetti). Inizia a suonare la chitarra da autodidatta perfezionando lo studio presso Siena Jazz. Nel 2006, con una nuova formazione dei Dedalo, pubblica l’EP “Dalla grazia alla dissolutezza”. Nel 2010 collabora alla colonna sonora del cortometraggio Videolove prodotto da Antonello Grimaldi (Davar Film).
Jevon Brunk, expat americano, laureandosi in design e tecnologia dello spettacolo e dottorandosi in informatica, si è condannato a dover premere i tasti per il resto della vita. Da giovane li ha premuti componendo colonne sonore e sottofondi ambientali per teatri regionali nell’Indiana. A Siena li ha premuti molto velocemente sulla chitarra nel gruppo murlese Old Skull Rock. Avendo troppe chitarre però, ultimamente si è dato al collezionismo di altri tipi di tasti, così da sentirsi chiamare “polistrumentista”, anche se mediamente riesce a premere i tasti soltanto uno alla volta.