La sede poliziana scelta perchè idonea per i forti rimandi del suo patrimonio artistico al cosiddetto
MONTEPULCIANO – Si conclude domani (11 giugno) a Montepulciano la tre giorni dedicata a quadraturismo e grande decorazione nella pittura di età barocca.
L’iniziativa vede riuniti i massimi esperti internazionali di questo importante genere pittorico che ebbe grande diffusione in tutta Europa tra Seicento e Settecento, caratterizzato dalla rappresentazione illusoria dello spazio in un insieme spettacolare di realtà e finzione.
Il convegno di studi si è aperto giovedì a Firenze presso la Biblioteca degli Uffizi; ha poi fatto tappa oggi (10 giugno) presso la Facoltà di Architettura del capoluogo e giunge quindi a Montepulciano, considerata dai curatori Stefano Bertocci e Fauzia Farneti sede idonea per i forti rimandi del suo patrimonio artistico al cosiddetto “illusionismo architettonico”.
La sessione poliziana si aprirà alle 9.00, presso la Sala Master del Palazzo del Capitano con i saluti del Sindaco Andrea Rossi, del Vescovo, Mons. Rodolfo Cetoloni, e di un rappresentante della Biblioteca Comunale, sotto la presidenza di Gianni Resti, Presidente della Fondazione Musei Senesi. Seguiranno gli interventi e le relazioni di studiosi e specialisti. Tra questi, anche i rappresentanti della Società Storica Poliziana Riccardo Pizzinelli, Serena Bifolchi e Furio Durando.
“Con il quadraturismo interi ordini architettonici dipinti, con colonne, pilastri e archi a fingere portici, loggiati e ambienti voltati, generano vere e proprie macchine architettoniche illusionistiche atte a dilatare la spazialità dell’ambiente reale, aprendosi verso altri interni e verso giardini e rovine” spiega la curatrice Fauzia Farneti.
“Purtroppo, a causa dei mutamenti del gusto e dei cambiamenti della destinazione d’uso degli ambienti per cui questo “spazio dipinto” veniva pensato e realizzato – prosegue la studiosa – questo ricco patrimonio artistico ha subito nel tempo scempi e distruzioni. Non solo, ha sofferto di una prolungata disattenzione da parte degli studiosi e della critica d’arte. Questa disattenzione, che in parte deve essere messa in relazione con una più generica condanna del barocco, è stata superata in questi ultimi decenni durante i quali sono stati pubblicati numerosi volumi, saggi, fotografie che hanno svelato un mondo affascinante, particolarmente ricco e sempre variato ed innovativo”.
L’Istituzione Biblioteca “P. Calamandrei”, stimolata dalla presenza a Montepulciano di importanti realizzazioni di Andrea Pozzo appartenenti proprio a questo genere artistico e in occasione del Convegno, ha ritenuto opportuno iniziare a dotarsi di un piccolo fondo che consenta ai cittadini di accostare e approfondire questo affascinante tema. La bibliografia, molto ricca di articoli su riviste specializzate, è singolarmente carente in monografie.
Tra le opere su Pietro da Cortona presenti in Biblioteca, viene esposto il volume di Malcolm Campbell, Pietro da Cortona at the Pitti Palace: a study of the planetary rooms and related projects, pubblicato dall’Università di Princeton nel 1977.
Pietro da Cortona è unanimemente considerato uno degli esponenti più importanti del genere, per gli affreschi di Palazzo Barberini a Roma.