Dal 7 al 9 febbraio un allestimento dedicato ai lavori realizzati dagli studenti universitari di Augsburg e Innsbruck
La mostra promossa dall’associazione no-profit Amphitheatrum di Spoleto, operante in attività di formazione svolta in collaborazione con università europee e statunitensi, ha scelto Siena – come ha detto il presidente Matthias Quast – “perché particolarmente adatta visto che, con il passar dei secoli, la sua ricca e ben definita tradizione Due-Trecentesca viene continuamente reinterpretata”.
L’esposizione, a ingresso libero, presenterà alla città una serie di lavori durante i quali è stata affrontata la rielaborazione dell’area piazza Gramsci-piazza Matteotti, i borghi nati entro e fuori le mura, la zona intorno a Porta Tufi e a Porta Romana.
All’inaugurazione, prevista alle ore 11 di venerdì 7, sarà presente il presidente di Amphitheatrum, il Capo di gabinetto del sindaco Paola d’Orsi, Massimo Betti, dirigente della Pianificazione territoriale, i professori Klaus Tragbar e Marcus Rommel e gli studenti che hanno partecipato al progetto.
“Si rinnova, con interesse, – ha commentato il sindaco Bruno Valentini – la tradizione senese di ospitare contributi progettuali di rilievo da parte di giovani architetti stranieri, come già avvenuto lo scorso agosto con gli studenti del New Jersey Institute of Technology College of Architecture”.