Accademia dei Fisiocritici 27 febbraio ore 17. Si parlerà anche delle cosiddette “terre rare”
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SIENA. A Siena la prima presentazione toscana della traduzione ufficiale italiana della Tavola Periodica degli elementi da poco varata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dalla Commissione Italiana dell’Unione Internazionale per la Chimica pura e applicata (IUPAC), grazie a un gruppo di lavoro per la prima volta multidisciplinare composto da esperti di CNR, Società Chimica Italiana, Società Chimica Svizzera, Federchimica, Accademia della Crusca, Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, Dipartimento Istruzione della Repubblica di San Marino.
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Riccardo Gualdo
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Silvia Borsacchi
A presentarla all’Accademia dei Fisiocritici il 27 febbraio alle ore 17, nella conferenza “La Tavola periodica in italiano: nomi vecchi e nuovi per gli elementi chimici”, tre protagonisti di questo intenso lavoro: il presidente e la segretaria scientifica della Commissione Italiana della IUPAC, Matteo Guidotti del CNR-Istituto di Scienze e Tecnologie Chimiche di Milano e Silvia Borsacchi del CNR-Istituto per la Chimica dei Composti Organometallici di Pisa, e Riccardo Gualdo, professore di Linguistica italiana all’Università della Tuscia di Viterbo. A coordinare la tavola rotonda sarà Claudio Rossi, professore emerito di Chimica fisica all’Università di Siena.
Ma cos’è la Tavola periodica degli elementi? Perché conoscerla è utile per tutti? Che impatto può avere sulla vita quotidiana? A queste domande risponderanno i relatori toccando temi di grande attualità. «La traduzione italiana dalla versione della Tavola Periodica del 2022, originariamente solo in lingua inglese, era necessaria – afferma Matteo Guidotti – perché fino ad ora, per ben 13 elementi, nei dizionari e nei libri di testo non c’era una versione univoca e omogenea dei nomi italiani. La versione finale della Tavola Periodica rappresenta un importante traguardo che porterà a conoscere nomi, storie e proprietà di elementi chimici, spesso presenti di nascosto negli oggetti e nei dispositivi della vita quotidiana ma poco conosciuti al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori: tra questi anche le famose “terre rare” che ora stanno attirando sempre più attenzione, anche a causa della complessa situazione geopolitica internazionale».