POGGIBONSI. Il linguaggio della mafia ha codici precisi. A svelarceli sarà Michele Prestipino, il magistrato che ha arrestato Provenzano e tradotto il codice dei cosiddetti “pizzini”. Il Procuratore aggiunto presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria sarà, infatti, a Poggibonsi sabato (17 aprile), per partecipare ad un atteso incontro del festival “Le parole, I giorni”, promosso dal Comune di Poggibonsi con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena realizzato attraverso Vernice Progetti Culturali e diretto da Stefano Bartezzaghi e Maria Perosino.
L’incontro dal titolo “Parole d’onore?” è previsto per le 18.00, nella Sala minore del Teatro Politeama e lo vedrà impegnato in un dialogo con il giornalista Attilio Bolzoni.
Attilio Bolzoni, vincitore questo anno del premio “E' Giornalismo” fondato nel 1995 da Montanelli, Bocca, Biagi e Aneri, è anche l’autore del testo dello spettacolo da cui nasce il titolo dell’incontro e che andrà in scena sempre sabato 17 aprile, alle 21.00.
Lo spettacolo “Parole d'onore” con Marco Gambino e Patrizia Bollini, per la regia di Manuela Ruggiero, è stato presentato al Festival di Edimburgo, era in cartellone al Jeremyn Theatre di Londra e sarà in tournée in Argentina e negli Stati Uniti.
Le parole feroci di Bolzoni prendono forma nell'interpretazione del bravissimo Marco Gambino, che veste i panni di Riina e di altri personaggi della malavita, mentre grazie alle scelte registiche di Manuela Ruggiero siamo catapultati in uno scenario poetico, quasi mistico.
Lontano da una retorica declamatoria va in scena un vero e proprio circuito militare formato da capi e pedine, mosse secondo singolari regole etiche e lo spettatore sgrana gli occhi di fronte ad una realtà spietata e inverosimile. Torna uno degli appuntamenti più divertenti del festival “Le parole, I giorni”: quello con la Poesia dorsale, il laboratorio a cura di Antonella Ottolina e Silvio Bellloni, in cui è possibile giocare con le parole e costruire poesie molto speciali, in cui ogni singola parola è “rubata” ai titoli dei libri. La novità di questa edizione è un concorso, dal titolo Sembrano poesia ma sono romanzi, ispirato al tema del festival “Parole chiare e pensieri nascosti” in cui la nuova sfida da raccogliere, consisterà nel cercare il romanzo che si nasconde dietro le dieci poesie dorsali in mostra nel corso della manifestazione. Ogni partecipante al laboratorio prima di fare la propria poesia dorsale con i libri a disposizione, dovrà dichiarare a quale libro è ispirata. Le poesie – stampate in formato ridotto – saranno distribuite in una busta con allegate le istruzioni per procedere, una scheda di chi partecipa e una lista di 15 romanzi: di questi, dieci sono quelli veri, che hanno ispirato le poesie dorsali, mentre cinque hanno il solo scopo di rendere l’abbinamento un po’ più difficile. Le buste saranno reperibili presso i negozi di Poggibonsi che aderiscono all’iniziativa – riconoscibili dalla locandina esposta in vetrina – e dovranno essere restituite presso gli stessi negozi o al laboratorio di Poesia dorsale presso il Teatro Politeama. Fra tutti quelli che hanno indovinato gli abbinamenti saranno estratti i vincitori a cui andrà il premio in libri.