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SIENA. Mercoledì 11 dicembre alle ore 17,30 presso la Sala delle Lupe del Palazzo Pubblico del Comune di Siena sarà presentato il libro fotografico “Forma/ae – Siena dentro e fuori”, fotografie di Stefano Vigni, testi critici di Marco Pierini, Ed. Seipersei. Seguirà alle h 19.00 un brindisi con l’Autore al Bar Il Palio, Piazza del Campo con i vini Col D’Orcia.
Forma/ae
Forma/ae è un cofanetto suddiviso in due volumi. Intra ed Extra raccontano la città di Siena dentro e fuori dalle mura. I due libri rappresentano l’essenza di quello sguardo sentimentale che Vigni con maturità autoriale fa scorrere su un territorio che da un lato ben conosce e ama ma che nell’occasione esplora e riscopre lasciandosi sorprendere. Forma fotografica e descrizioni differiscono e si animano variamente nelle due parti dell’opera giungendo quasi a opporsi nella composizione di diversi e distinti paesaggi.
Il primo è il libro della pietra, dell’arte, della storia. Il bianco e nero e le forme geometriche, le linee e la ricchezza culturale di Siena sono i protagonisti. Le forme, le figure architettoniche e scultoree sono gli elementi con cui Vigni si confronta accettando la sfida più alta all’interno della composizione fotografica: mostrare patrimonio e bellezza della sua città.
Il secondo è il libro della terra, delle crete, della forma pittorica del paesaggio, di quelle immagini fotografiche che sembrano evocare dipinti; il colore, il grano, le colline, questi elementi nel loro ossessivo ripetersi riempiono lo sguardo dell’osservatore tanto quanto hanno assediato quello dell’autore, ispirandone la poetica.
Stefano Vigni, autore senese, usa un punto di vista tanto personale quanto innovativo, nei canoni di rispetto della bellezza e classicità di cui Siena è riferimento assoluto. Le forme ritratte sono volte a riattivare la conoscenza e ad aprire le porte della percezione visiva che anima lo sguardo e l’attenzione dell’osservatore di quest’opera di cui Vigni ha curato personalmente ogni singolo dettaglio con passione infinita.
Entrambi i volumi sono accompagnati da un testo critico a cura di Marco Pierini, che scrive: “Lo sguardo di Stefano Vigni intra moenia evita di incrociarsi con quello di altre persone e si sofferma sui mattoni, sui marmi, sulla pietra serena, gli atomi cioè di cui Siena si costituisce. Ne risultano immagini stranianti, dove la presenza umana è bandita e strade, piazze, scorci, monumenti si spogliano della veste più consueta, con la quale si mostrano quotidianamente ai viaggiatori e agli abitanti .”