I fenomeni di sfruttamento e illegalità nella filiera agroalimentare italiana

SIENA. Verrà presentato giovedì 10 aprile il “VII rapporto Agromafie e caporalato”, realizzato dall’Osservatorio Placido Rizzoto in collaborazione con Flai Cgil, per analizzare i fenomeni di sfruttamento e illegalità nella filiera agroalimentare italiana. L’evento si terrà alle ore 15.30, nell’Aula E della sede universitaria Mattioli (via P.A. Mattioli, 10).
Interverranno Francesco Carchedi, curatore del volume; Fabio Berti, docente dell’Università di Siena e co-autore; Andrea Biagianti, segretario della Flai Cgil di Siena e Serenella Pallecchi, presidente provinciale Arci. I lavori saranno introdotti da Jean-René Bilongo, presidente dell’Osservatorio Placido Rizzotto. Coordinerà i lavori Andrea Valzania, dell’Università di Siena.
La presentazione è organizzata dal Laboratorio sulle disuguaglianze dell’Università di Siena nell’ambito del corso di laurea in Scienze del Servizio sociale e del corso di laurea magistrale in Sostenibilità sociale e management del welfare.
Il VII Rapporto Agromafie e caporalato è uno squarcio profondo nel velo dell’irregolarità e illegalità che ancora oscura la filiera agroalimentare del nostro Paese. Le analisi multidisciplinari contenute nel testo inducono a riflettere sulla strutturalità dei fenomeni di sfruttamento, che sovente si intrecciano anche con la criminalità organizzata, e che sono alimentati da derive legislative che, anziché contrastarli, finiscono per promuoverli. Per comprendere tutto ciò è però fondamentale partire dalla ricostruzione della dimensione del fenomeno.
La presentazione del rapporto è anche un’occasione per riflettere su quanto sta accadendo da tempo nel territorio toscano e, in particolare, in quello senese, dove lo sfruttamento del lavoro in agricoltura è pratica diffusa e dove non sono mancate infiltrazioni mafiose come ci ricorda la vicenda di Suvignano.