Il prossimo appuntamento con i libri è per il 30 maggio
La crescita urbanistica oltre le mura della città nella seconda metà degli anni 50 è il tema della pubblicazione a cura dello storico Stefano Maggi dal titolo “Il Piano regolatore di Siena del 1956”, che la Fondazione Monte dei Paschi ha presentato ieri presso la sede dell’Accademia Musicale Chigiana. All’incontro sono intervenuti Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps, Mauro Barni, ex sindaco di Siena, Bruno Dolcetta, professore della Facoltà di Architettura dell’Università IUAV di Venezia, che fu allievo di Luigi Piccinato, uno dei realizzatori del piano, oltre all’autore Stefano Maggi.
Definito “piano Piccinato” appunto dall’urbanista di fama internazionale Luigi Piccinato che, oltre a progettarlo insieme ad altri due tecnici Piero Bottoni e il senese Aldo Luchini, ne seguì l’attuazione, il piano regolatore, approvato in sede locale nel ’56 e successivamente attraverso i vari passaggi a livello nazionale nel ‘59, segnò una svolta nella storia della città, con l’ampliamento urbano e la progettazione di una seconda città oltre le mura.
Pregio della pianificazione fu la conservazione del nucleo storico, che non subì stravolgimenti, grazie anche alla successiva chiusura al traffico del centro nel ’65 che evitò l’attuazione di sventramenti per creare nuove strade più adatte alle auto. La pianificazione riguardò prevalentemente l’architettura e il paesaggio, con particolare attenzione a non alterare il tessuto medievale e salvaguardando le valli verdi.Nuova forma e dislocazione degli insediamenti verso nord, individuazione della sede del policlinico, aree di espansione artigianale, nuova viabilità a valle, spostamento del centro direzionale da piazza del Campo alla Lizza,sono tra gli interventi che hanno caratterizzato il piano di urbanizzazione di allora. A tutt’oggi la periferia della città non risente della condizione di area emarginata o di degrado, perché le dimensioni limitate della città e la sensibilità politica verso le nuove espansioni hanno prodotto quartieri dove la qualità della vita ha raggiunto standard elevati, nonostante le problematiche che si sono venute a creare nel corso degli anni, quali i servizi, le aree a verde e la congestione stradale, comunque all’attenzione delle amministrazioni.
Fondamentale per lo sviluppo della città, il piano regolatore ha conservato a lungo una percezione positiva non soltanto all’interno di Siena, ma nella stessa urbanistica nazionale, quale esempio di sperimentazione innovativa e soprattutto di rispetto del nucleo medioevale della città. Il libro, realizzato da Protagon Editori di Siena, fa parte della collana editoriale della Fondazione Mps Protagonisti e momenti, sezione di carattere formativo ed informativo dedicata ad avvenimenti, fenomeni e biografie di personaggi che hanno avuto peso nella storia di Siena.
Il quarto volume di Protagonisti e Momenti, “Il potere e la parola”, guida al costituto volgarizzato di Siena, di Duccio Balestracci, verrà presentato il prossimo 30 maggio, alle 17,30 sempre presso l’Accademia Chigiana.