Gli eventi inseriti nel cartellone di Siena Città Aperta. Dal 13 al 18 febbraio incontri, laboratori e spettacoli dedicati al teatro sociale
SIENA. Incontri, laboratori e spettacoli per riflettere sul rapporto fra le arti e il disagio fisico-mentale e la marginalità sociale. Questo alla base di Metamorfosi, il festival teatrale che, per l’edizione 2017, entra a far parte di Siena Città Aperta, la rassegna di eventi nata dalla sinergia tra Comune di Siena, Fondazione Mps e Università di Siena e dedicata all’arte come strumento per superare tutte le barriere.
Una serie di appuntamenti, in programma dal 13 al 18 febbraio, che metteranno al centro le esperienze di teatro sociale dal punto di vista artistico, oltre che terapeutico e formativo, con testimonianze ed esperienze dirette di chi da anni lavora in questo ambito, portando avanti vari progetti sul territorio regionale e nazionale.
L’edizione 2017 di Metamorfosi è stata presentata questa mattina a Palazzo Sansedoni da Davide Usai, direttore generale della Fondazione Mps, Francesca Vannozzi, assessore alla Cultura del Comune di Siena, Fabio Mugnaini, docente di Antropologia presso il dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università di Siena, Laura Caretti, docente di Antropologia della Performance dell’Università di Siena, e UgoGiulio Lurini del Centro di ricerca e produzione teatrale LaLut e direttore artistico di Metamorfosi.
“Abbiamo condiviso e sostenuto il progetto Siena Città Aperta fin dalla sua ideazione in un’ottica di coesione sociale con tutte le altre istituzioni coinvolte – ha spiegato il direttore di Fondazione Mps, Davide Usai -. Il festival Metamorfosi con le sue testimonianze di teatro sociale rappresenta per noi un ambito di grande interesse che stiamo approfondendo con alcune esperienze pilota: innanzitutto il laboratorio teatrale integrato con alcune associazioni della Consulta dell’Handicap senese, e con le compagnie teatrali Topi Dalmata e La Lut. Infine, l’avviso
di manifestazione di interesse che abbiamo promosso per sviluppare nuovi progetti nel settore del teatro educativo e che ha riscosso un notevole successo: abbiamo, infatti, ricevuto 17 proposte che attualmente sono al vaglio di un’apposita commissione”.
“Metamorfosi è certamente una delle più importanti manifestazioni comprese a pieno titolo nella rassegna degli eventi di “Siena, città aperta” – ha detto l’assessore Francesca Vannozzi -. Cuore della manifestazione è il tema della marginalità sociale, affrontato con incontri, tavole rotonde, spettacoli, laboratori per ben mettere in evidenza il ruolo strategico del teatro sociale quale non solo mezzo espressivo, ma soprattutto come strumento di lotta contro l’emarginazione e veicolo di valorizzazione delle capacità anche di coloro definiti diversamente abili, in un confronto continuo tra attori, operatori del settore e allievi”.
“Il progetto Metamorfosi – ha spiegato il professor Fabio Mugnaini, – è tappa di un percorso molto più lungo, destinato a proseguire, che ha visto le forze intellettuali più vivaci, inquiete e spesso giovani della città articolarsi in maniera produttiva attorno al tema del teatro sociale, coinvolgendo oltre all’Università ed alla ricca galassia di compagnie teatrali e di danza che è cresciuta nel nostro territorio, anche altre istituzioni, dalla sanità al carcere, la banca e le cooperative sociali. Ne è perno una concezione di teatro che recupera, insieme ad una pluralità di codici espressivi molto più ampia della sua pratica tradizionale, la propria matrice sociale: un teatro di cui il nostro tessuto sociale ha bisogno, di cui ciascuno di noi ha bisogno per ripensare i confini tra la ragione e la follia, tra l’io ed l’altro, tra il diverso ed il normato, entro la cornice della libertà espressiva ed artistica”.
“Metamorfosi è una rassegna di laboratori, spettacoli e incontri che si propone di dare visibilità ad alcune esperienze innovative di teatro sociale, puntando i riflettori su quel ‘cambiamento’ che si crea non solo in chi partecipa ai laboratori, attivi negli ambiti del disagio fisico-mentale, del carcere, della marginalità sociale, ma anche negli operatori che li conducono – ha detto la professoressa Laura Caretti -. L’intento è quello di promuovere uno scambio, una condivisione e una sinergia d’intenti, anche da parte delle istituzioni, per far nascere un coordinamento virtuoso che sostenga questa fertile attività artistica, terapeutica e formativa”.
“Metamorfosi rappresenta per noi l’impegno a portare periodicamente l’attenzione sulle molteplici esperienze del teatro sociale e la sua capacità di incidere tanto sulla qualità di vita dei
partecipanti, degli attori-non attori, del pubblico, quanto sulle pratiche e le convinzioni degli artisti – ha proseguitoUgoGiulio Lurini -. Momenti di riflessione, laboratori, dimostrazioni di lavoro, visione di spettacoli: 6 giorni di immersione nella dimensione del teatro sociale, un piccolissimo festival, un appuntamento che vorremmo che a Siena diventasse fisso, in vista di un progressivo ampliamento verso una prospettiva non esclusivamente nazionale”.
Organizzato dalla Compagnia laLut, all’interno di Siena Città Aperta, in collaborazione con il Comune e l’Università di Siena, la Fondazione Mps e la Fondazione Toscana Spettacolo, Metamorfosi, alla sua seconda edizione, si svolgerà dal 13 al 18 febbraio con un intenso programma di laboratori, dimostrazioni di lavoro e spettacoli dei gruppi e delle compagnie senesi.