di Augusto Mattioli
SIENA. E’ qualcosa di più di un tecnico della preparazione atletica. Il professor Giorgio D’Urbano, del Siena Calcio ( ma ha seguito anche Alberto Tomba), è uno studioso che cerca strade nuove per la preparazione fisica dei giocatori e anche del recupero dagli infortuni.
La sua esperienza l’ha messa in un libro di cui è il curatore che è stato presentato questa mattina e al quale hanno collaborato esperti come Alberto Andorlini, Marco Bonifazi, medico, presidente della commissione medico scientifica della federazione nuoto, Andrea Causarano, responsabile sanitario del Siena Carmine Orlandi, Umberto Zerbini. Un libro, dal titolo “Ma guarda Siena” scritto per i tecnici, ma che è anche il racconto di una esperienza nata e cresciuta a Siena, che sta interessando il mondo dello sport ad alto livello, tanto, e c’è chi si sta interessando al lavoro del professor D’Urbano. Che è riuscito a realizzare a Colle Val d’Elsa la Body tech, una struttura che utilizza macchinari di alta tecnologia, come la Dxa della General electric, uno strumento utilizzato dai medici che operano nel settore delle malattie metaboliche. Una macchina – ha spiegato D’Urbano – in grado di determinare con precisione la densità ossea e i tessuti molli (il grasso corporeo e la massa magra) “di notevole interesse per l’atleta”. Una macchina che il Siena calcio ha acquistato inserendola nei locali della Bodytech. Il cui utilizzo, proprio grazie a D’urbano e collaboratori, si è allargato anche ad aspetti del recupero dell’atleta infortunato. In sostanza, la Bodytech è un luogo nel quale si fa ricerca e sperimentazione. Il che è un valore aggiunto per una squadra come il Siena che non può ceto competere con le grandi società sulla qualità dei giocatori ma grazie all’utilizzo di questi sofisticati macchinari può migliorare le prestazioni dei suoi o anche farli recuperare in tempi più rapidi.
Un lavoro che non è passato certo inosservato nell’ambiente del calcio, tanto che dopo un convegno nel quale questa esperienza è stata resa nota dal Barcellona calcio si sono fatti vivi chiedendo informazioni. La Bodytech è divenuta dunque un punto di riferimento per la medicina applicata allo sport . Una convenzione fatta con l’università di Firenze permetterà agli studenti di medicina e quelli di scienze motorie di fare tirocinio a Colle mentre c’è un accordo anche con la scuola di cardiologia dell’ateneo senese per cinque lavori di ricerca:
SIENA. E’ qualcosa di più di un tecnico della preparazione atletica. Il professor Giorgio D’Urbano, del Siena Calcio ( ma ha seguito anche Alberto Tomba), è uno studioso che cerca strade nuove per la preparazione fisica dei giocatori e anche del recupero dagli infortuni.
La sua esperienza l’ha messa in un libro di cui è il curatore che è stato presentato questa mattina e al quale hanno collaborato esperti come Alberto Andorlini, Marco Bonifazi, medico, presidente della commissione medico scientifica della federazione nuoto, Andrea Causarano, responsabile sanitario del Siena Carmine Orlandi, Umberto Zerbini. Un libro, dal titolo “Ma guarda Siena” scritto per i tecnici, ma che è anche il racconto di una esperienza nata e cresciuta a Siena, che sta interessando il mondo dello sport ad alto livello, tanto, e c’è chi si sta interessando al lavoro del professor D’Urbano. Che è riuscito a realizzare a Colle Val d’Elsa la Body tech, una struttura che utilizza macchinari di alta tecnologia, come la Dxa della General electric, uno strumento utilizzato dai medici che operano nel settore delle malattie metaboliche. Una macchina – ha spiegato D’Urbano – in grado di determinare con precisione la densità ossea e i tessuti molli (il grasso corporeo e la massa magra) “di notevole interesse per l’atleta”. Una macchina che il Siena calcio ha acquistato inserendola nei locali della Bodytech. Il cui utilizzo, proprio grazie a D’urbano e collaboratori, si è allargato anche ad aspetti del recupero dell’atleta infortunato. In sostanza, la Bodytech è un luogo nel quale si fa ricerca e sperimentazione. Il che è un valore aggiunto per una squadra come il Siena che non può ceto competere con le grandi società sulla qualità dei giocatori ma grazie all’utilizzo di questi sofisticati macchinari può migliorare le prestazioni dei suoi o anche farli recuperare in tempi più rapidi.
Un lavoro che non è passato certo inosservato nell’ambiente del calcio, tanto che dopo un convegno nel quale questa esperienza è stata resa nota dal Barcellona calcio si sono fatti vivi chiedendo informazioni. La Bodytech è divenuta dunque un punto di riferimento per la medicina applicata allo sport . Una convenzione fatta con l’università di Firenze permetterà agli studenti di medicina e quelli di scienze motorie di fare tirocinio a Colle mentre c’è un accordo anche con la scuola di cardiologia dell’ateneo senese per cinque lavori di ricerca: