Al primo posto "Destinazione Felice" di Valentina Zinzula
MONTERIGGIONI. C’è chi lo intraprende per motivi religiosi, chi per questioni culturali, chi lo fa per pratica sportiva, chi invece, per ritrovar se stesso, ma, a prescindere dalle motivazioni, chi intraprende il cammino della Francigena non torna mai come è partito. Ognuno porta con se qualcosa di nuovo, questo ci dicono i numerosi racconti arrivati per parlare del viaggio lungo la Via Francigena.
A prescindere dalle diversità di stili, esperienze e provenienze è bello notare che ben due titoli, solo tra i racconti arrivati in finale, contengono la parola felice o felicità, che dice già molto sull’effetto che il cammino produce su chi lo affronta.
E proprio uno di questi si aggiudica il primo premio della II edizione del premio letterario dedicato alla Via Francigena e ai cammini: “Destinazione Felice” di Valentina Zinzula, Sarda d’origine e Pontremolese d’adozione, l’autrice ha saputo raccontare con profondità, ma in modo lieve e originale un tratto del cammino, da un punto di vista d’eccezione: quello di un sasso raccolto durante il percorso. Questa la motivazione della giuria: “Un racconto corale che adopera per testimone un umile oggetto capace di prendere la parola e in qualche modo orientare il corso degli eventi. Il cammino raccontato da un punto di vista inusuale, con una voce evocativa che possiede già un suo stile inconfondibile.”
Un sorprendente ex aequo per il secondo posto va a: “Ritrovarsi Camminando” di Tatiana Spadoni e Enjiuto Vazquez e a: “Magda” di Estella Milianti. Sul terzo gradino del podio troviamo: “Mafall Diae: un Ivoriano sulla Francigena” di Marina Berti
Menzioni Speciali per “Le ferie di Paolo” di Luca Mirtilli, “Il riposo delle farfalle” di Matteo Minerva, “La Mia Francigena” di Filippo Cirino, “La felicità accade” di Jamila Zitoune, “Il sogno del pellegrino” di Luciano Valentini e “Un passo avanti” di Francesca Corgiat Bondon.
La premiazione si è tenuta ieri, sabato 16 marzo presso il Complesso di Abbadia Isola a Monteriggioni alla presenza di Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale, Raffaella Senesi, sindaco di Monteriggioni e assessore a cultura e turismo, Raffaele Mannelli, funzionario della Regione Toscana, Ugo Rufino, direttore Istituto di Cultura Italiana a Cracovia e lo scrittore Marino Magliani; oltre ai membri della giuria di esperti composta da Paolo Ciampi (Presidente di Giuria; Giornalista e Scrittore), Simona Baldanzi (Scrittrice e Blogger), Iza Frackowiak (Istituto Italiano di Cultura di Cracovia), Silvia Iuliano (AEFV), Luca Betti (Editore) e dei partner che hanno seguito il progetto fin dalle sue prime fasi: l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e la Regione Toscana, il comune di Monteriggioni che ospita il premio e l’Istituto di Cultura Italiana di Cracovia.
E’ stato presentato il libro che raccoglie i migliori 10 racconti e la prima classificata si è aggiudicata anche una scultura in ferro che rappresenta un sandalo realizzato dall’artigiano Fabio Zacchei.
E’ stata anche annunciata la terna dei finalisti fra cui sarà scelto il vincitore del premio sezione “Under 25”: “Il viaggio più bello della mia vita” di Giada Occhipinti, “L’albero della Grande Strada Bianca” di Ludovica Zenti, “Adesso è un buongiorno” di Giulia Frullini e l’elenco delle menzioni speciali: “La via della speranza” di Rosa Piccolo, “Risorgo come il sole all’indomani” di Isabella Cerasuolo, “Passo dopo passo” di Alessia Delre, “Perché cammini? Ascolta il tuo cuore” di Massimo Casale, “Il viaggio di Hélène, una donna medioevale lungo la via Francigena” di Silvia Colligiani, “Il cammino mortale” di Yassmine Mourabiti, “Uno strano pomeriggio” di Letizia Grasso, “Fatevi Portare dal vento” di Niccolò Paolino.
Il prossimo appuntamento, infatti, sarà per il 12 maggio a Pontremoli per premiare la sezione “under 25”, dedicata alle nuove generazioni che hanno adottato nella comunicazione del viaggio un approccio diverso, aggiungendo al taccuino lo smartphone e privilegiando le immagini al testo, ma comunque non abbandonando la parola scritta.