PIANCASTAGNAIO. Sabato inizia ufficialmente – e alla grande – la stagione teatrale di Piancastagnaio, con «Polyus» di Vladimir Nabokov. A 24 anni, mentre lavorava in una fattoria nel sud della Francia, Nabokov butta giù un atto unico dal titolo «Polyus», ovvero «Il Polo». Il testo viene pubblicato nell’agosto del 1924 sulla rivista russo-berlinese Rul. La pièce è di esaltante e precoce bellezza. Nabokov “falsifica” i taccuini del marinaio e esploratore britannico Robert Falcon Scott. Il testo comincia infatti con una fasulla citazione dai diari di Scott: «era una vero galante gentiluomo…», e narra l’ultima ora dell’esploratore e dei suoi compagni. Conquista il legame capitale e indissolubile tra Scott e il suo diario, tra l’esploratore e la scrittura («Ho bisogno di pregare… il mio diario, eccolo, il mio umile e fedele libro d’ore»). Il finale è una folgorazione nabokoviana: Scott sussurra al fido Fleming: «la gente ama le favole, non è forse vero?», quasi che l’epopea delle scoperte geografiche non abbia altro scopo che quello: raccontare storie autorevoli e autarchiche.
«Sono estremamente soddisfatto – afferma il direttore artistico Gianmarco Nucciotti – per il numero di abbonati raggiunti, e per avere ideato l’importante e significativo accordo dei Teatri del Monte Amiata, che si sta ufficializzando in questi giorni e che permetterà agli abbonati di un teatro di accedere a prezzo ridotto agli spettacoli del circuito». Consigliato dai 12 anni di età. Sabato 14 dicembre, ore 21,30 al Teatro Comunale di Piancastagnaio (Siena). Info e abbonamenti: 0577/787512 – 329/1279134.