
SIENA. In occasione della grande mostra “Federico Barocci (1535-1612). L’incanto del colore. Una lezione per due secoli” a Siena, fino al 10 gennaio 2010 presso il Complesso Museale Santa Maria della Scala, viene pubblicata una guida dal titolo “Pittura a Siena tra ‘baroccismo’ e naturalismo”.
Il volume, a cura di Enrico Toti ed edito da Silvana Editoriale, propone tre itinerari alla scoperta della pittura senese, tra la seconda metà del Cinquecento e i primi decenni del secolo successivo, che muovendo dal fervore mistico dell’antica spiritualità senese e dalle accese cromie della pittura baroccesca giunse, attraverso sensibilità diverse, al naturalismo dei primi decenni del Seicento. Sarà così possibile ammirare la pittura del giovane Rutilio Manetti e Alessandro Casolani, di Francesco Vanni e Ventura Salmbeni, le cui opere sono presenti anche in mostra.
Nel testo, questa importante stagione pittorica viene raccontata tramite un percorso suggestivo all’interno di chiese quasi mai aperte come San Raimondo al Refugio o la Chiesa del Santuccio che una volta alla settimana sarà visitabile grazie alla disponibilità della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Siena e Grosseto Negli stessi orari e giorni della Città del Sì sarà poi possibile entrare negli Oratori di Contrada. Gli appassionati potranno inoltre godere della bellezza delle lunette della Sala del Concistoro di Palazzo Pubblico e visitare le confraternite laicali della città di Siena che per l’occasione saranno aperte al grande pubblico.
Nel volume sono specificati tutti gli orari e le informazioni sui giorni di visita nelle varie strutture.
Il libro rappresenta inoltre uno strumento utile anche nella comprensione dei pittori senesi in rapporto alla pittura controriformata del Barocci, molti dei quali presenti nella mostra curata da Claudio Pizzorusso e Alessandra Giannotti. Trentaquattro le opere del maestro urbinate in esposizione, provenienti dai musei di Londra, Parigi, Vienna, Roma, Napoli, Firenze, Perugia, Urbino e da altri importanti centri come Senigallia e Assisi. Tra i capolavori che è possibile ammirare, spiccano alcune opere di esaltante bellezza restaurate per l’occasione, come la Deposizione del Duomo di Perugia e il Perdono di Assisi dalla chiesa di San Francesco a Urbino.
“Federico Barocci (1535-1612). L’incanto del colore. Una lezione per due secoli” – promossa da Comune di Siena, Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico per le province di Siena e Grosseto, Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici delle Marche, Università per Stranieri di Siena e Fondazione Monte dei Paschi di Siena – resterà aperta presso il Complesso Museale Santa Maria della Scala fino al 10 gennaio 2010, tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 10,30 alle ore 19,30. Catalogo – Silvana Editoriale. Informazioni: Complesso Museale Santa Maria della Scala, tel. 0577 224811-224835; <www.santameriadellascala.com; Vernice Progetti Culturali, tel. 0577 226406; www.verniceprogetti.it.