Due opere innovative in scena al Teatro Petrarca il 16 aprile
AREZZO. PIERO: L’ORO DI AREZZO è il titolo dell’evento in programma sabato (16 aprile) alle ore 21,15, al Teatro Petrarca, nella cui splendida cornice, Italian Art Movie, con il Patrocinio del Comune di Arezzo e in collaborazione con l’Associazione “Guido d’Arezzo”, presenta la proiezione del documentario LA LEGGENDA DELLA VERA CROCE di Alessandro Perrella e di “CUNEO DI LUCE” di Patrizia Fazzi, opere presentate in anteprima assoluta a MILANO EXPO 2015. Sul palco del teatro anche un intervento musicale della Filarmonica “Guido Monaco”, a presentare la serata Marzia Fontana, con un’introduzione ai due lavori da parte di Pier Luigi Rossi, Primo Rettore della Fraternita dei Laici.
L’evento è stato presentato alla stampa dal Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli ed è il primo di una serie di appuntamenti tesi a celebrare anche in terra aretina il secentesimo anniversario della nascita di Piero della Francesca, delle cui opere – ha sottolineato Ghinelli – Arezzo può vantare il maggior numero nel proprio territorio urbano e provinciale: infatti, oltre agli affreschi di San Francesco, la città conserva nel Duomo “La Maddalena”, mentre altri capolavori assoluti, tra cui “La Madonna del Parto” e “La Resurrezione” si trovano a Monterchi e a Sansepolcro, patria dell’artista. Il 16 aprile Areezo sarà protagonista: al centro dell’evento è uno dei suoi gioielli più preziosi, “La Leggenda della Vera Croce”, meta privilegiata di appassionati d’arte, viaggiatori del Grand Tour, scrittori, turisti di ogni nazionalità.
Le scene incastonate nella Cappella Bacci tornano alla ribalta mediatica grazie all’impegno e al talento di due artisti, Alessandro Perrella e Patrizia Fazzi, l’uno aretino d’adozione, l’altra aretina doc, l’uno regista, l’altra scrittrice, ma entrambi cultori dell’arte pierfrancescana e fortemente convinti che il patrimonio lasciato in terra aretina, da Piero e da altri ‘Grandi’, sia l’oro‘ da riscoprire, la pepita da ricercare e trasformare in potente mezzo per la ripresa culturale ed economica di tutta una città ricca di storia.
L’intento di mettere a fuoco e divulgare in forme innovative l’opera di Piero emerge chiaramente nel documentario “La Leggenda della Vera Croce” di Alessandro Perrella: il racconto delle vicende, che dal ramoscello di Adamo portano alla ‘vera’ croce ricondotta a Gerusalemme, è approfondito dal regista con puntuali riferimenti al contesto storico della metà del ‘400 e al tentativo di riunione delle chiese d’Occidente e d’Oriente, sotto l’incalzare dei Turchi. Una lettura innovativa dei volti dei personaggi e della struttura compositiva svela le soluzioni pittoriche e le particolarità iconografiche che hanno permesso al ciclo pierfrancescano di raggiungere esiti artistici così elevati e al tempo stesso permeati di un messaggio etico ancora di scottante attualità.
Rilevante l’impegno del regista nel sottolineare il legame di Piero con la terra aretina attraverso una suggestiva sovrapposizione tra lo scorcio delle mura di Gerusalemme , ispirate a quelle dell’Arezzo antica (e prefigurative di tanta arte moderna); nel documentario sono inoltre inserite splendide immagini del panorama attuale di Arezzo e della sua famosa Fiera Antiquaria.
Un’altra sorpresa attende gli spettatori : gli affreschi, con quello che Perrella definisce “un plausibile arbitrio”, appaiono nella originaria stesura di Piero, come liberati dalla crosta del tempo, recuperati e fruibili in forma mai vista. E il 16 aprile alcune gigantografie degli affreschi ‘ricostruiti’ faranno bella mostra di sé nel Foyer del Petrarca, ad accompagnare l’ingresso degli spettatori in sala.
Alessandro Perrella ha già realizzato il docufilm “LA MADONNA DEL PARTO”, dedicato alla storia del capolavoro di Monterchi. L’opera, presentata al Parlamento Italiano nel 2014, ha ricevuto nel 2015 a Roma il Premio Speciale al Festival “Mirabile Dictu” ed è rimasta per ben cinque settimane nella Home Page di Itunes, dove visitatori di 65 diverse nazioni hanno visto e scaricato il docufilm, in lingua italiana con sottotitoli in inglese e spagnolo: il che significa aver portato il nome e l’immagine di Piero e di Arezzo ben oltre i confini dei suoi concittadini.
L’altra opera in programma, “Cuneo di luce” è un originale filmato che racchiude una serie di poesie tratte dal libro di Patrizia Fazzi LA CONCHIGLIA DELL’ESSERE – Poesie per Piero della Francesca, 2007, prima e unica raccolta poetica dedicata al genio biturgense. Il libro ha ottenuto riconoscimenti e successo, portando l’arte di Piero e il nome di Arezzo in sedi illustri, tra cui il Teatro Regio di Parma, 2009, l’Ambasciata d’Austria a Roma, 2011 e il Principato di Monaco, 2012, scelto dalla ”Società Dante Alighieri” a rappresentarla nel “Mese della Cultura Italiana”. Già tradotto in lingua inglese (THE SHELL OF BEING, 2009), ne è prossima la pubblicazione in spagnolo. Nel filmato in programma sabato ogni verso è abbinato, su precisa scelta dell’autrice, con l’immagine che l’ha ispirato, mettendo a fuoco i mille particolari pittorici e ripercorrendo a metà tra narrazione e illuminazione l’incanto mozzafiato del “cuneo di luce”, ovvero la Cappella Bacci.
Accompagnate da un raffinato sottofondo musicale le poesie della Fazzi sono magistralmente lette da LUCA BIAGINI, grande attore e doppiatore (sua la voce di Colin Firth ne “Il paziente inglese” e “Il discorso del re” e di tanti grandissimi attori, come Harrison Ford, Michael Keaton, Tim Robbins..). Ne risulta un viaggio nella bellezza dell’arte e della parola poetica, che si fanno strumento di alta divulgazione del messaggio della Croce portatrice di salvezza e dell’invito pierfrancescano al dialogo culturale. Patrizia Fazzi è autrice di altre opere poetiche e saggistiche che le sono valsi premi prestigiosi e nel 2014 l’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica.
Dopo la presentazione ad Arezzo, le opere filmiche di Alessandro Perrella e di Patrizia Fazzi sono attese il 22 e 23 aprile a Forlì. Qui sono state inserite dagli organizzatori nella Sezione Cinema della Mostra “Piero della Francesca. Indagine su un mito”, esposizione ormai di risonanza mondiale, e verranno proiettate in un teatro e agli studenti del Liceo Artistico e Musicale forlivese.
Il tutto a testimoniare la volontà sia degli organizzatori che dell’Amministrazione Comunale di Arezzo di dare visibilità al grande patrimonio artistico presente nella città e al suo valore come fulcro e motore di rinascita e ripresa economica di un territorio ricco di risorse ed energie.