SIENA. Martedì 28 novembre alle 17.30 nella Sala degli Intronati in Palazzo Patrizi (via di Città, 75 – Siena) Pietro Cataldi parlerà del suo ultimo libro, «Cesare taccio». Saggi di critica letteraria (Roma, Carocci, 2023).
Che cos’è oggi la critica letteraria? Solo accertamento storico-filologico, ricostruzione delle fonti e navigazione intertestuale? Solo spunto per analisi linguistiche o filosofiche? E a quali lettori reali si rivolge chi prova a praticarla anche al di là di questi limiti? Ha senso questo tentativo? È possibile non accettare il disciplinamento che ha ristretto le forme e i generi della critica allo spazio dell’accademia e alle griglie concorsuali e di valutazione? I saggi raccolti nel volume praticano una forma di critica letteraria che risponda a queste domande, spaziando da Dante ai moderni (Čechov, Saba, Montale, Fortini, Cunningham, McCarthy, la letteratura catalana, Auerbach, il canone della lirica). In modi diversi, tentano dunque di superare il confine che separa la letteratura dalla vita reale, anche in cerca di destinatari interessati a forme di critica non specialistica. Ulisse, il piccolo Berto e il bambino di The Road non dovrebbero forse condurci verso la vita interiore e aiutarci a capire il mondo grande e terribile? Ma ne sappiamo davvero ancora parlare, del mondo grande e terribile? Lo sappiamo fare al cospetto dei testi letterari? Il titolo del libro allude a questa rinuncia, ma lascia anche affiorare la fiducia, nonostante tutto, nella capacità di coinvolgerci nelle figure della realtà che la letteratura mette in scena; anche passando per una preterizione.
Pietro Cataldi nsegna Letteratura italiana contemporanea all’Università per Stranieri di Siena; si è occupato di Dante, Ausiàs March, Ungaretti, Montale, di commento ai testi e di didattica della letteratura.