Sabato 15 dicembre alle 17.30 al Centro Danza Francesca Selva
SIENA.Torna il laboratorio culturale ideato ideato da Marcello Valassina in collaborazione con la Compagnia Francesca Selva
Piccole Storie Aliene #4: viaggio non autorizzato nel “doppio”, nel mistero e nel macabro. Torna sabato 15 dicembre alle 17.30 al Centro Danza Francesca Selva il laboratorio culturale per piccole produzioni di qualità di danza e teatro, ideato da Marcello Valassina in collaborazione con la Compagnia Francesca Selva.
Una donna, seduta sulla sua valigia, aspetta. Come la Alice di Lewis Carroll, attraversa lo specchio e si ritrova a seguire un percorso imprevedibile, in cui gli oggetti non sempre sono ciò che sembrano, in cui i pensieri si inseguono e per restare nello stesso posto bisogna correre a più non posso. E’ la Alice contemporanea di Simona Parravicini che vive nella nostra stessa realtà, a tratti assurda, dove i social media sono un virtuale riflesso di ciò che siamo (o vorremmo essere?) ed è la protagonista della performance “Oltre lo specchio” un work in progress frutto del lavoro svolto durante la residenza artistiche presso il Centro Danza Francesca Selva. ”In Oltre lo specchio, la protagonista si ritrova a camminare in un territorio in cui gli oggetti quotidiani assumono funzioni e significati “altri” – spiega l’autrice – dove l’io diventa soggetto attivo di una riflessione su quella immagine di sé che rischia di frammentarsi, sull’incertezza legata alla strada da seguire, su ciò che siamo nel qui e ora e su ciò che portiamo con noi nella nostra valigia”.
Piccole Storie Aliene #4 proseguirà poi con un altro work in progress, il primo studio di lavoro sperimentale firmato da Francesco Chiantese e Accademia Minima/Teatro dei sintomi. Si tratta di “Doppelgänger. Primi passi per una danza macabra” e parte dal termine “doppelgänger” – mutuato dalla lingua tedesca e letteralmente traducibile con “doppio viandante” – per descrivere un fenomeno ottico per cui si vede “con la coda dell’occhio” l’immagine di sé stessi (solitamente di una porzione del proprio corpo) per un istante. Questo fenomeno ha attraversato l’esoterismo, la parapsicologia, il folklore, la mitologia, le religioni, la psicologia, le scienze ottiche, la letteratura fino ad entrare nelle sue varie accezioni all’interno dell’immaginario comune. Di “doppi” buoni e cattivi è piena oramai la cultura popolare. “A partire dagli elementi dell’ottica, dalla ripetizione, dalla specularità indagheremo la relazione tra sé stessi e l’altro sé, quello che non accettiamo, quello che ci spaventa, quello che nascondiamo e che pure ci completa, quello che è l’unico ad esserci accanto anche quando siamo soli” spiega l’attore e regista Francesco Chiantese che guida il gruppo di artisti – provenienti da diverse discipline tutti under 25 tra cui Sara Bensi, Sara Bogi, Simona Dominici e Stéphane Lambion – coinvolti nel progetto. Entrambi i lavori che vedremo sabato 15 dicembre, sono una restituzione dei progetti di residenza artistica vincitori del bando “Progetto Artisti nei territori art.43 del Consorzio Coreografi Danza d’Autore con il tutoraggio artistico di Francesca Selva e il sostegno della Regione Toscana. Al termine dello spettacolo si potrà brindare con un buon bicchiere di vino. (Ingresso 5 euro posti limitati consigliata la prenotazione al 0577/1512104).