Sabato 17 novembre alle 17.30 al Centro Danza Francesca Selva. Una proposta culturale alternativa allo shopping per chi non si arrende al vuoto culturale che ha intorno
SIENA. Divieto di fermata. Perché arrendersi per chi vive d’arte è impossibile, così come restare indifferenti al vuoto culturale che sembra inghiottirci tutti. “Piccole Storie Aliene”, il contenitore artistico ideato da Marcello Valassina, torna a far parlare di sé – sabato 17 novembre alle 17.30 presso il Centro Danza Francesca Selva in Strada Massetana Romana 28 – con una nuova proposta culturale quale alternativa allo “shopping compulsivo da compensazione”, quello al quale ci dedichiamo spesso per noia o per inerzia.
“Piccole Storia Aliene #3” non è solo un antidoto a tutto questo – spiega Marcello Valassina – è l’ostinato manifesto o grido se preferite, di chi come noi non rinuncia a dare voce alle produzioni artistiche locali e non solo” spiega Marcello Valassina. Un lavoro collettivo, un concerto a più voci che ha nella danza e nel teatro il suo principale linguaggio di protesta. Un’occasione per prendersi una pausa culturale dall’evasione commerciale, preferendo arricchirsi di qualcosa di meno tangibile, forse ma più arricchente”.
La staffetta di questa edizione comincia con “Satura…Si! Le persone vedono solo ciò che sono preparate a vedere” una produzione ASMED In collaborazione con ACS Abruzzo Circuito Spettacolo di cui sono interpreti Luca Castellano e Sara Pischedda. Una riflessione spietata sugli effetti della tecnologia che detta legge sulla nostra quotidianità e ci omologa, influenzando i nostri rapporti e il nostro modo di agire. Spazio poi a “Sulla Soglia” un breve concerto teatrale che fa parte dei progetti del “teatro di prossimità” di Francesco Chiantese, nati per portare il teatro in spazi e luoghi dove poter incontrare donne ed uomini che non frequentano solitamente teatri; al suo centro la biografia artistica del regista napoletano naturalizzato toscano che mescola, tra una canzone e l’altra, aneddoti, pezzi di spettacoli, racconti, materiali dai suoi appunti, o semplicemente legge alcune delle pagine che lo hanno maggiormente influenzato smettendo le vesti di ricercatore teatrale per prendere quelle di affabulatore. Il tutto in un clima intimo ed informale; popolare nel senso più alto del termine, quasi come a passare un po di tempo con amici che non si vede spesso. Ad accompagnarlo artisti provenienti da altre discipline; in questo caso Aurora Arcudi, giovane violista del Franci, membro dell’Orchestra Toscana dei Conservatori e collaboratrice dell’Orchestra Regionale Toscana (O.R.T.). Chiude la serata “120gr” la performance di danza di Sara Pischedda. Un approfondimento sul modo di percepire il corpo che può diventare invisibile, oppure troppo visibile: esposto, misurato, valutato, criticato, idealizzato, idolatrato, esaltato e censurato. Un’occasione per chiederci senza farci sconti: fino a che punto lasciamo che le parole che possono descrivere il nostro aspetto fisico definiscano anche la nostra identità? Al termine dello spettacolo si potrà brindare con un buon bicchiere di vino. (Ingresso 5 euro posti limitati consigliata la prenotazione al 0577/1512104).