A Palazzo Patrizi intervengono Silvia Benetti, Silvio Ciappi, Jacopo Grisolaghi, Francesco Ricci, Massimo Rossi
SIENA. Secondo appuntamento con “Passioni violente. Narrare, comprendere e gestire le emozioni”, iniziativa del Comune di Siena, assessorato politiche giovanili e pari opportunità, con il coordinamento di Toscanalibri.it. Giovedì 11 aprile dalle 17 alle 19 a Siena, Palazzo Patrizi (via di Città 75), le emozioni protagoniste saranno il dolore e il piacere. Verranno raccontati un episodio di violenza tratto dalla cronaca e un episodio tratto dalla letteratura; verrà fornita un’interpretazione criminologica e verranno esposti il punto di vista giuridico e l’analisi psicologica. Intervengono Silvia Benetti (magistrato), Silvio Ciappi (criminologo e psicopatologo clinico), Jacopo Grisolaghi (psicologo, psicoterapeuta e sessuologo), Francesco Ricci (docente e saggista), Massimo Rossi (avvocato penalista).
“Un’iniziativa – sostiene l’assessore alle politiche giovanili e pari opportunità del Comune di Siena Micaela Papi – che si inserisce in un più ampio programma dell’amministrazione comunale che riguarda la diffusione della cultura dell’antiviolenza, a partire certo da quella di genere, ma non solo, perché purtroppo nella società attuale questo fenomeno è complesso e diffuso. Per questo il Comune si attiva per iniziative che vadano in profondità, analizzando in maniera multidisciplinare certi fenomeni così pervasivi nella società odierna. Proprio l’approccio multidisciplinare sarà quello utilizzato nel ciclo di incontri ‘Passioni violente’, per provare a dare risposte esaustive a criticità complesse”.
Il dolore non soltanto costituisce un’anticipazione dell’esperienza di morte, non soltanto crea un clima di morte; a volte, può anche originare morte. Al contempo, solo passando attraverso il dolore siamo in grado di generare forza e costruire la nostra resilienza. Il piacere, assieme al dispiacere, è invece il principio regolatore di base della vita psichica. Se ben regolato, può condurre in paradiso, ma, se mal gestito, può portare all’inferno. Come si verifica ciò?