Alla Biblioteca delle Oblate di Firenze dall’11 al 13 novembre
di Letizia Pini
FIRENZE. Presentato oggi presso la Biblioteca delle Oblate Parole in cammino – Il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia – Visioni. Dante, la Notte della lingua italiana, i nuovi linguaggi, la prima edizione fiorentina che avrà luogo dall’11 al 13 novembre 2021. La manifestazione è realizzata in collaborazione con il Comune di Firenze, UniCoop Firenze e il patrocinio della Regione Toscana.
Promosso dall’associazione ‘La parola che non muore’, accreditata presso la Comunità Europea, e realizzato col supporto logistico e organizzativo della rete delle biblioteche comunali fiorentine, il festival è pensato come un itinerario sull’italiano (fra il passato e il presente, le varietà e gli usi, i gerghi e i linguaggi speciali) che valorizzi il contributo portato, alla storia sociale, linguistica e culturale del nostro paese, dalle maggiori lingue di cultura, dalla comunicazione non verbale (la lingua dei segni, il linguaggio dei gesti), dalle tante realtà linguistiche presenti in territorio italiano (lingue minoritarie, dialetti, lingue di contatto).
“È un orgoglio, come Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, concedere il marchio per questo importante e significativo Festival. La Toscana è culla dell’italiano, della lingua che ha unito il nostro Paese e caratterizzato il percorso di formazione culturale e sociale” – Stefano Scaramelli, Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana.
“Siamo felici di questa nuova collaborazione e nonostante lo stop dovuto alla pandemia alla fine siamo riusciti a portare questo Festival a Firenze. Per le biblioteche civiche è importante tornare in presenza e questa importante manifestazione è un’occasione preziosa per ripartire” conferma la dr.ssa Tiziana Mori, Responsabile P.O. Biblioteche fiorentine.
Marco Vannini, Responsabile Sponsorizzazioni e Attività Culturali di Unicoop Firenze: “Portando i nostri saluti ci tengo ad esprimere la nostra contentezza nel partecipare alla realizzazione e alla buona riuscita di questo nuovo festival. La promozione della cultura è parte integrante delle finalità della nostra cooperativa e il punto di partenza è nel nostro statuto, che esprime l’obiettivo di rendere più accessibile a tutti la cultura nelle sue varie forme. La collaborazione con Parole in Cammino nasce dal desiderio di promuovere questo nuovo Festival dell’Italiano a tutti i nostri Soci perché la lingua italiana è una parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità”.
Per rimanere in tema, l’attore, regista, cantante e musicista Lorenzo Andreaggi che prenderà parte allo spettacolo del 13 novembre con Barbara de rossi e Massimo Arcangeli, ha recitato un aneddoto su ‘Dante e il sasso’: una storiella d’altri temi, ma estremamente contemporanea, tra il divino, un mercante e un ‘ovosodo’! (Guarda il video a fondo pagina)
Il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia è gemellato con altre importanti manifestazioni culturali nazionali e ha sviluppato negli anni forme di collaborazione o di partenariato con numerose istituzioni e amministrazioni, case editrici e associazioni, reti sociali e fondazioni: il Ministero dell’Istruzione; la Regione Toscana e il Comune di Siena; l’Università di Siena, l’Università per Stranieri di Siena e l’Università della Tuscia; l’Accademia della Crusca e la Società Dante Alighieri; gli editori Mondadori e Zanichelli; la Fondazione Unicampus San Pellegrino e la Fondazione del Monte dei Paschi di Siena; la Rete dei Licei Classici e gli istituti scolastici di ogni ordine e grado dell’intera penisola; consolati, istituti italiani di cultura e università straniere. Nel 2018 la manifestazione, grazie alla collaborazione attivata con le sedi diplomatiche italiane in Belgio, è stata esportata a Bruxelles in una versione speciale.
Nato a Siena nel 2017, il festival (che vedrà presto coinvolte anche Arezzo e Pisa) è ora approdato a Firenze. Sarà d’ora in poi il capoluogo toscano, la culla della nostra lingua, il centro strutturale, organizzatore, propulsore di un grande evento annuale, unico nel suo genere, incentrato sull’italiano e sulle “lingue” d’Italia. Uno degli eventi di spicco previsti per l’edizione di quest’anno è la prima Notte della lingua italiana, celebrata da uno spettacolo che verrà messo in scena nella serata del 12 novembre.
Fra il 15 ottobre e il 10 novembre, presso la Biblioteca delle Oblate e la BiblioteCaNova Isolotto, si sono svolte e si svolgeranno cinque lezioni, preparatorie alla manifestazione e fruibili anche in diretta streaming (tramite piattaforma Zoom e altri dispositivi telematici), incentrate su temi centrali della formazione e dell’aggiornamento in campo linguistico e importanti anche ai fini di una riflessione su una lingua italiana sempre più fluida e in “movimento”, sulla comunicazione non verbale, sui nuovi linguaggi al tempo di Internet e sul dinamismo delle pratiche comunicative correnti, sulla necessità (non più rinviabile) di un’alfabetizzazione digitale ad ampio spettro.
Gli incontri previsti, destinati al grande pubblico, consentiranno agli insegnanti partecipanti (se avranno frequentato almeno il 75% delle ore complessivamente previste per i vari appuntamenti) di maturare crediti formativi. Ecco le cinque anteprime di cui le prime due già effettuate.
Bruno Mastroianni e Stefano Moriggi, L’alfabetizzazione emotiva al tempo di Internet (15 ottobre 2021, ore 17; durata: 2 ore). Biblioteca delle Oblate (Sala storica) – L’incontro s’incentrato sull’educazione a un uso “ecologico” e consapevole della Rete, che costringe ormai a ripensare non solo le buone pratiche – fra tattiche e strategie – per affrontare nel modo migliore i conflitti, e i corretti comportamenti da tenere per provare a risolverli, ma la nozione stessa di ecologia (e di sostenibilità ambientale, da ricondurre in gran parte proprio alla consapevolezza nell’uso dello strumento). Tutto questo porta a ritenere centrale, in qualunque serie riflessione sull’argomento, il concetto di un’alfabetizzazione emotiva – conosciamo senz’altro meglio l’alfabetizzazione funzionale come quella grammaticale – su cui c’è ancora moltissimo da fare (e da capire).
Beatrice Cristalli, A ritmo di (t)rap. Il linguaggio giovanile e le parole delle canzoni (25 ottobre 2021, ore 17; durata: 2 ore). Biblioteca delle Oblate (Sala conferenze) – A partire dallo studio lanciato da Skuola.net, condotto su un campione di 2.500 giovani tra gli 11 e 25 anni in occasione della “Giornata ProGrammatica 2019”, il 38% dichiarava di trarre ispirazione da brani trap per esprimersi nel loro quotidiano. Ma è vero che i giovani parlano come i trapper? E, ancora, la trap ci racconta qualcosa di più sulla creatività della lingua e del futuro del codice generazionale? Analizzate le caratteristiche dello slang della Generazione Z a partire da alcuni brani trap e rap, per una riflessione sull’immaginario femminile veicolato dalle canzoni e per lavorare su alcuni temi importanti di educazione civica, quali cyberbullismo, bodyshaming (hate speech o discorso d’odio) e parità di genere.
Massimo Arcangeli e Luca Vullo, Visualizzare le parole, verbalizzare i gesti (29 ottobre 2021, ore 17; durata: 2 ore). Biblioteca delle Oblate (Sala conferenze) – Nel 2019 è stato lanciato un sondaggio. Sono state selezionate 80 parole (abulico, adepto, blaterare, coacervo, esiziale, indigente, morigerato, protervia, sbigottire, sordido, uggioso, veemente, ecc.), immaginandole a rischio d’estinzione e, d’improvviso, cancellate ovunque proprio perché moribonde, e si sono invitati gli utenti a salvarne una, accompagnando la scelta con un commento sul motivo per il quale si fosse deciso di salvare proprio quella e arricchendo il tutto con un’immagine che potesse “visualizzarla”. L’incontro recupererà il senso di quell’esperienza col coinvolgimento dei presenti, invitati ad abbinare “creativamente” le parole selezionate al momento (cogliendo i suggerimenti gestuali inscenati) a un’immagine in grado di rappresentarle.
Massimo Arcangeli, #senza parole (5 novembre 2021, ore 17; durata: 2 ore). BiblioteCaNova Isolotto – L’incontro, strutturato in forma di workshop, si propone come un’esplorazione dei nuovi immaginari sulla contemporaneità per la ricodificazione di alcune parole di suo corrente, al fine di trasformare i nostri orizzonti di senso e di orientarci verso nuovi modi di stare nel mondo che siano consapevoli e responsabili, oltreché di valorizzare le tante sfumature che continuano ad arricchire la nostra lingua. Sono tante le parole dell’italiano “eticamente” sensibili bisognose di essere riempite nuovamente di senso, di essere risemantizzate per risorgere a una nuova vita: da consapevolezza a credibilità, da democrazia a diritto, da diversità a dovere.
Fiorella Atzori, Sgrammaticando. L’italiano dei social (10 novembre 2021, ore 17; 2 ore). Biblioteca delle Oblate (Sala storica) – “I social stanno rovinando la lingua italiana!”, esclamano a gran voce tanti opinionisti. Ma è davvero così? E, se anche lo fosse, si potrebbe in qualche modo invertire la tendenza, magari con programmi di sensibilizzazione e di educazione all’uso dei social network che coinvolgano tanto i giovani e i giovanissimi quanto gli adulti? Sarebbe interessante iniziare a vedere il web come una preziosa occasione in più per mettersi in gioco, per imparare a scrivere, a parlare e a comunicare meglio, piuttosto che etichettarlo come una piazza virtuale in cui regnano gli strafalcioni. Proprio questo è parte della missione di Sgrammaticando, un progetto divulgativo della grammar influencer Fiorella Atzori.
Tutti gli eventi sono gratuiti e su prenotazione. Obbligatorio green pass.
Per le prenotazioni riguardanti le anteprime: Biblioteca delle Oblate, Via dell’Oriuolo, 24, tel 055 2616523 e-mail: bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
Parole in caammino – programma