Chiunque può partecipare, chiunque voglia portare una personale testimonianza dei disagi e delle ingiustizie dei nostri giorni

CHIANCIANO TERME. La grande mostra fotografica “Venti di Cambiamento” organizzata dal Museo d’Arte di Chianciano sta riscuotendo un enorme successo. Da novembre 2011 sono iniziate le premiazioni mensili per la miglior fotografia pervenuta. La mostra ospiterà, infatti, immagini riprese da gente comune, presentando una selezione di oltre tremila lavori tra fotografie e video. Chiunque può partecipare, chiunque voglia portare una personale testimonianza dei disagi e delle ingiustizie dei nostri giorni. Basta anche un semplice cellulare e l’occhio della gente diventa il protagonista del grande evento fotografico.
Lo sa bene Mattia Leonardi, il vincitore per il mese di dicembre 2011. Nell’immagine premiata c’è un uomo, forse un giovane ragazzo, accovacciato in mezzo ad un marciapiede. Il viso reclinato in avanti è coperto da un cappello. L’identità è nascosta ma un cartello tenuto in mano afferma “J’AI FAIM” (ho fame). Intorno non ci sono baracche o casupole di quello che chiamiamo Terzo Mondo. Intorno c’è gente vestita con abiti eleganti. Cammina frettolosa. Siamo a Parigi, la capitale francese conosciuta nel mondo per la sua bellezza, la sua storia, la sua arte. Parigi e i grandi nomi della moda. Parigi che entra nei sogni degli innamorati di tutto il mondo. E’ per questa Parigi che Gustave Eiffel costruì la sua famosa torre, simbolo di quel progresso tecnologico che avrebbe dovuto portare soprattutto un miglioramento qualitativo della vita, in cui non ci fosse posto per povertà e miseria.
L’ingegnere francese non avrebbe mai immaginato che nel 2012 ci sarebbero state ancora persone costrette a rinunciare alla propria dignità umana, elemosinando per poter semplicemente mangiare. Siamo abituati a vedere l’assenza di nutrimento nei grandi occhi dei poverissimi bambini africani. Nell’immagine di quell’uomo seduto gli occhi non si vedono, il cappello ne chiude lo sguardo, quasi un segno di vergogna, un modo di nascondere il proprio imbarazzo. La gente intorno sembra non farci caso. È vero: siamo a Parigi, ma potrebbe essere qualsiasi capitale europea, qualsiasi città appartenente al mondo occidentale delle grandi nazioni industrializzate.
Il non lontano 2010 è stato l’anno dell’Europa contro la povertà. Se ancora viene dedicato un anno alla lotta di questa deplorevole condizione umana vuol dire che il fenomeno è di pressante attualità e non accenna a diminuire. Le statistiche redatte annualmente riportano dati percentuali in crescita. L’Istat alla fine del 2011, nell’ambito di un report sul reddito degli italiani, ha evidenziato come un italiano su quattro sia povero. Questo non vuol dire che finiremo tutti con un cartello in mano, ma sicuramente il fenomeno non è né francese né italiano, riguarda ogni paese della moderna società capitalistica. Un’immagine non cambia il mondo, ma tante immagini come quella premiata fanno pensare a una condizione della gente che diventa sempre più precaria e con meno sicurezze. “Venti di cambiamento” vuole essere anche una finestra aperta su questo mondo e su queste incertezze che devono preoccupare tutti.
Il Museo d’Arte di Chianciano e la Toscana ospitano l’evento che è stato giudicato dagli esperti la più grande mostra di fotorealismo al mondo.