Quaranta elaborati del celebre artista romano mostrano i suoi quarant'anni di carriera a partire dagli anni '70 del Novecento
Ancora pochi giorni per visitare l’esposizione PaginEchaurren allestita presso i locali della Bilbioteca e Fototeca Giuliano Briganti al Santa Maria della Scala.
La mostra che si concluderà il 5 marzo 2020 presenta al pubblico quaranta elaborati del celebre artista romano per illustrare i suoi quaranta anni di carriera a partire dagli esordi avvenuti negli anni ’70 del Novecento. Un percorso nel quale è possibile trovare le iniziali microstorie che Pablo Echaurren realizza ad acquarello, china, inchiostro, per le quali egli si ispira ai manga giapponesi dei secoli XVIII e XIX, in particolare alla figura di Katsushika Hokusai (1760-1849), affiancate da originali collage ed una selezione della sua vasta produzione come illustratore di copertine per riviste storiche e di racconti d’autore a fumetti, fino ai recenti libri di creazione.
Pablo Matta Echaurren, figlio di Sebastian (Roberto) Matta e fratello di Gordon Matta Clark, inizia la sua carriera giovanissimo quando, sul finire degli anni sessanta, Gianfranco Baruchello lo accoglie ‘sotto la sua ala’ e lo fa conoscere al gallerista Arturo Schwarz che organizzerà per lui mostre a Zurigo, Basilea, Berlino, New York, Philadelphia.
Fra i primi studiosi che hanno segnalato il valore del suo operato, troviamo oltre ad Emilio Villa, Henry Martin, Achille Bonito Oliva, anche Giuliano Briganti, all’epoca docente di Storia dell’arte dell’Università di Siena. Questi lascerà alcuni scritti sul promettente artista, di cui ricordiamo “Segnalati Bolaffi 1973” e una recensione su “La Repubblica”, del 27 febbraio 1976.
Tra le opere in mostra nell’attuale esposizione possiamo trovare alcune copertine per le collana Il pane e le rose e La chitarra, il pianoforte e il potere, entrambe delle storiche Edizioni Savelli. La prima e più celebrata resta la copertina di Porci con le ali (1976), singolare successo editoriale e cinematografico, seguita da quelle di Lucio Dalla (1977) e C’era una volta una gatta (1977). L’utilizzo delle microtavole lo si trova anche nelle opere di pittura, andando a scomparire alla fine degli anni Novanta.
Nel corso degli anni Ottanta e Novanta l’attività grafica di Echaurren si intensifica attraverso a collaborazione con periodici quali ‘Frigidaire’, ‘Comic art’, ‘Alter Alter’, ‘Linus’,’Frizzer’, ‘Il Grifo’ ecc., e con l’uscita di libri di narrativa d’autore a fumetti, incoraggiato dall’amico Vincenzo Mollica, giornalista e cultore di comic.
Spirito di ricerca e implacabile attività, sono alla base della brillante professione di questo artista, non ascrivibile ad una precisa categorizzazione, dalla personalità poliedrica e anticonformista, divenuto per molti un imprescindibile modello generazionale. Definito dalla critica un ‘genio eclettico’, l’artista si caratterizza attraverso pittura, illustrazione, graphic novel, ceramica, collage, stoffe, gioielli, video, musica, scrittura di libri, in un concetto di arte sentita come “virale”.
La mostra, inserita nel programma di SMS Live di febbraio, è visitabile dal lunedì al giovedì tutte le mattine 10.00 – 13.00, il martedì e il giovedì anche nel pomeriggio 15.00 – 17.00.