La giornata si apre alle ore 11,00 al Bar Le Torri di Piazza Duomo con la performance VIS À VIS della compagnia Egribianco, interpreti Gianna Bassan e Vincenzo Criniti
SAN GIMIGNANO. Teatro, danza, musica, incontri, performance, installazioni all’ombra delle Torri. Torna “Orizzonti Verticali – Arti sceniche in cantiere” edizione 2024, da mercoledì 31 luglio a sabato 3 agosto in vari luoghi di San Gimignano (Siena).
La direzione artistica del festival è di Patrizia de Bari e Tuccio Guicciardini. L’organizzazione è curata dalla compagnia Giardino Chiuso e Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee. Con il contributo di Regione Toscana e Comune di San Gimignano – Assessorato alla Cultura, nell’ambito della manifestazione “Accade d’Estate 2024”
Programma Giovedì 1° agosto
La giornata si apre alle ore 11,00 al Bar Le Torri di Piazza Duomo con la performance VIS À VIS della compagnia Egribianco, interpreti Gianna Bassan e Vincenzo Criniti.
È un lavoro urbano che si svolge per strada e per questo è fruibile da tutto il pubblico, l’argomento trattato è molto semplice: una coppia seduta al bar che si confonde con gli altri avventori. Ad un certo punto qualcosa scatta e la performance ha inizio. “Questo è sorprendente –racconta il coreografo Raphael Bianco – e ci piace proporre Vis a vis perché è un modo diverso di accostare il pubblico, di stare insieme al pubblico e soprattutto coinvolgere direttamente. Non vi sono spettatori passivi, ma spettatori all’interno delle dinamiche perché sono seduti al bar insieme ai danzatori. Questo crea una sinergia, un dinamismo molto particolare.” Le note del tango di Astor Piazzolla accompagnano gli umori della coppia che passano dalla rabbia, all’amore, dalla passione, alla complicità. Vis à vis si replica alle 20 alla Rocca di Montestaffoli e il 1 agosto alle ore 11 da Magnino Bistrot – P.tta Filippo Buonaccorsi 5.
In un luogo segreto del borgo, il Sottomondo, va in scena il 1 agosto alle ore 19 ENTANGLEMENT, il lavoro coreografico di Zakuro con Jennifer Lavinia Rosati e Lorenzo di Rocco, vincitore del Premio Twain direzioni Altre 2021 (replica il 2 agosto alle ore 18).
Entanglement nasce dall’indagine di un affascinante concetto appartenente al mondo delle particelle: l’entanglement, quel misterioso fenomeno della meccanica quantistica già definito da Einstein come “un’azione a distanza”, in cui due microparticelle, inizialmente fatte entrare nello stesso stato quantico, possono risultare connesse anche se poste successivamente a grande distanza una dall’altra. Dall’esplorazione di questo micro fenomeno scaturisce una riflessione sul rapporto tra atomo e uomo, intesi come uno la riproduzione in scala dell’altro e l’ipotesi che il fenomeno dell’entanglement possa verificarsi anche nella nostra realtà. Scagliati in una dimensione in cui micro e macro si fondono, due corpi la esplorano, mossi verso un incontro involontario; entrando uno nello spazio intimo dell’altro iniziano a comunicare e, attraverso un incessante contatto, intrecciano i fili di una connessione creando immagini di esperienze passate, presenti o future, attraverso una delle forme più emblematiche del contatto umano, “l’abbraccio”.
Alle 21.15 in Piazza Pecori segue il gruppo teatrale romano Eat the catfish con TRE LIRICHE, spettacolo vincitore del festival Direction under 30 (Gualtieri) del festival Intransito (Genova) e del festival Pillole (Roma). Con la regia e la drammaturgia di Jacopo Neri Tre liriche esplora il nesso tra amore e paura: paura del coinvolgimento, durante le prime fasi della relazione, paura della perdita, mentre il rapporto si fa più stabile, paura dell’oblio della vita condivisa, quando la storia sta ormai volgendo al termine. Lungo il corso dello spettacolo, l’Io parlante tenterà in tutti i modi di controllare l’inevitabile volubilità dei legami umani, adottando i comportamenti più surreali dentro e fuori la vita di coppia, nell’utopica ricerca di una sicurezza totale.
I tre attori Dario Caccuri, Chiara Ferrara, Jacopo Neri incarnano le diverse parti di una sola identità presa nei travagli dell’amore: la parte razionale, che vuole risolvere il turbamento con la logica, quella emotiva, che cerca costantemente di mediare, quella inconscia, infine, che lascia esplodere nel mondo tutto il carico dionisiaco del dolore. In accordo alla complessità delle tematiche trattate, Tre liriche si serve di linguaggi fortemente ibridi: uno stile testuale che mescola elementi narrativi, elementi poetici e quelli propri del monologo classico; una partitura musicale che unisce acustico, elettronico e rumoristico; una recitazione in bilico tra naturalismo e studio dell’espressività vocale al microfono.
Il festival
«La XII edizione di Orizzonti Verticali – dichiarano Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari – apre nuovamente gli spazi di San Gimignano al teatro, danza, musica e performance contemporanei, che diventano palcoscenici naturali, peculiari e creativi. Fin dalla sua nascita il festival rivolge lo sguardo alle nuove forme d’arte in dialogo con la propria genesi, la propria storia. La concentrazione in pochi giorni delle proposte costringe gli artisti, la critica e il pubblico in un contatto molto stretto, condizione che alimenta quella dialettica necessaria ad una crescita intellettuale collettiva, sicuramente propositiva. L’immagine di Orizzonti Verticali quest’anno vede la città e le sue radici. Radici che non vanno assolutamente dimenticate anche se “invisibili agli occhi”. Sono proprio loro che reggono e amplificano i nostri pensieri. Sono le nostre radici che renderanno più solide le costruzioni orizzontali, più alte e più maestose le verticalità. Il percorso progettuale quindi si rinnova ulteriormente, cercando di dare un senso sempre più concreto al nostro sforzo artistico. L’obiettivo, per gli anni futuri, sarà quello di continuare la costruzione, in cantiere fin dalla nascita di Orizzonti Verticali, di questa cittadella della cultura, un ampio palcoscenico dove i vari linguaggi dell’arte scenica si incontrano, dalla tradizione alla ricerca contemporanea, riposizionando la creazione e la produzione artistica nel suo ruolo sociale più nobile. I tempi che stiamo vivendo sono in una mutazione vorticosa e, forse, poco prevedibile. La perdita continua delle professionalità nel nostro settore, e le nefaste tendenze politiche attuali relative allo spettacolo dal vivo, scombinano le certezze e minano le nostre radici come un fertilizzante velenoso, inaridendo la menti artistiche e i processi creativi per la realizzazione delle opere d’arte. Quindi l’individuazione di un luogo adatto e confortevole dove coltivare i pensieri, critici e artistici, diventa una priorità necessaria alla germogliazione delle idee e delle utopie. Perché, questo è innegabile: “Il teatro è un modo di conoscere il mondo con forze non solo razionali, ma anche emozionali. È il luogo delle contraddizioni: e dove c’è contraddizione c’è vita, c’è dialogo e si costruiscono le utopie”. (Roberto Guicciardini)».
Dal 31 luglio al 3 agosto dalle ore 11:00 fino alle 2:00 presso la ROCCA DI MONTESTAFFOLI aprirà RISTOV, punto ristoro a cura di Ristorante Leonetto.
ORIZZONTI VERTICALI – Arti sceniche in cantiere
è un progetto di Compagnia Giardino Chiuso e Fondazione Fabbrica Europa nell’ambito del progetto regionale Ente di rilevanza dello spettacolo dal vivo della Regione Toscana con il sostegno della Regione Toscana, Amministrazione Comunale Città di San Gimignano – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Accademia Musicale Chigiana e Galleria Continua.
Quest’anno Orizzonti Verticali, accoglie il progetto di formazione BAD – Bottega d’Arte Digitale, di cui Giardino Chiuso è uno dei soggetti promotori, finanziato da Fondazione Monte dei Paschi di Siena nell’ambito dell’attivitá RESET.
In allegato il calendario del Festival