
SIENA, Ad inaugurare la stagione di OperaFestival, il festival che da quattro anni si svolge nell’incanto nell’Abbazia di San Galgano (Chiusdino, Siena), debutta quest’anno un capolavoro immortale, il Don Giovanni di W.A. Mozart. Aprirà il cartellone all’Abbazia di San Galgano il 26 giugno, con repliche il 4, 9 e 17 luglio, inizio alle ore 21,00. La storia di OperaFestival è caratterizzata dal binomio tra luoghi di eccezionale rilievo storico e paesaggistico e produzioni liriche scelte tra i titoli più amati del repertorio operistico, proposte in allestimenti dall’alto profilo spettacolare e musicale.
Per la stagione 2010 OperaFestival la grande novità è rappresentata dalla nuova produzione del capolavoro mozartiano, una delle più sconcertanti sintesi di generi musicali che mai compositore abbia azzardato, un soggetto per metà comico e per metà tragico, con personaggi che continuamente incrociano ora l’uno ora l’altro genere. La perfezione del contrappunto fra musica e parola, fra affetti diversi, fra tragedia e commedia, fra mito e realtà, rende Don Giovanni un’opera inafferrabile, che affascina tutte le generazioni che continuano a tributargli un successo senza confini.
Il nuovo allestimento, firmato dallo scenografo Giacomo Andrico, insiste su monumentali scene che evocano il clima notturno e misterioso dell’opera, con la regia “cinematografica” di Luca Verdone, regista d’opera, televisione e cinema (un clima senese, per di più, sempre respirato in famiglia in virtù del padre Mario e del fratello Carlo Verdone) e la direzione del Maestro Matteo Beltrami, una giovane ma già acclamata bacchetta alla guida dell’Orchestra e Coro di OperaFestival.
Il Don Giovanni andò in scena per la prima volta il 29 ottobre 1787 a Praga con successo. L’anno dopo, il 7 maggio 1788, il Don Giovanni fu rappresentato al Burgtheater di Vienna, per volere dell’Imperatore Giuseppe II. Per la rappresentazione viennese, Mozart aggiunse tre numeri alla già corposa partitura.
Don Giovanni entra da subito nel mito e viene rappresentato ininterrottamente: l’Ottocento romantico la considera l’opera per eccellenza, un gran numero di compositori scrissero variazioni o rielaborazioni sulle principali melodie dell’opera (e in particolare su "Là ci darem la mano"): fra questi Beethoven, Chopin, Liszt, mentre Rossini – che giudicava il Don Giovanni la propria Bibbia – ricalcò ironicamente l’arrivo del Commendatore per l’entrata di Selim pascià nel Turco in Italia
Biglietteria on line www.festivalopera.it
Prevendite: Multipromo OperaFestival – Fiesole, via San Francesco 3 – Tel. 055/5978309
Box Office: Firenze, via Alemanni 39 – Tel. 055/210804 , Ticket one (sito), VivaTicket(sito)
APT Siena: Tel. 0577/280551; Abbazia San Galgano: Tel. 0577/756738
Per la stagione 2010 OperaFestival la grande novità è rappresentata dalla nuova produzione del capolavoro mozartiano, una delle più sconcertanti sintesi di generi musicali che mai compositore abbia azzardato, un soggetto per metà comico e per metà tragico, con personaggi che continuamente incrociano ora l’uno ora l’altro genere. La perfezione del contrappunto fra musica e parola, fra affetti diversi, fra tragedia e commedia, fra mito e realtà, rende Don Giovanni un’opera inafferrabile, che affascina tutte le generazioni che continuano a tributargli un successo senza confini.
Il nuovo allestimento, firmato dallo scenografo Giacomo Andrico, insiste su monumentali scene che evocano il clima notturno e misterioso dell’opera, con la regia “cinematografica” di Luca Verdone, regista d’opera, televisione e cinema (un clima senese, per di più, sempre respirato in famiglia in virtù del padre Mario e del fratello Carlo Verdone) e la direzione del Maestro Matteo Beltrami, una giovane ma già acclamata bacchetta alla guida dell’Orchestra e Coro di OperaFestival.
Il Don Giovanni andò in scena per la prima volta il 29 ottobre 1787 a Praga con successo. L’anno dopo, il 7 maggio 1788, il Don Giovanni fu rappresentato al Burgtheater di Vienna, per volere dell’Imperatore Giuseppe II. Per la rappresentazione viennese, Mozart aggiunse tre numeri alla già corposa partitura.
Don Giovanni entra da subito nel mito e viene rappresentato ininterrottamente: l’Ottocento romantico la considera l’opera per eccellenza, un gran numero di compositori scrissero variazioni o rielaborazioni sulle principali melodie dell’opera (e in particolare su "Là ci darem la mano"): fra questi Beethoven, Chopin, Liszt, mentre Rossini – che giudicava il Don Giovanni la propria Bibbia – ricalcò ironicamente l’arrivo del Commendatore per l’entrata di Selim pascià nel Turco in Italia
Biglietteria on line www.festivalopera.it
Prevendite: Multipromo OperaFestival – Fiesole, via San Francesco 3 – Tel. 055/5978309
Box Office: Firenze, via Alemanni 39 – Tel. 055/210804 , Ticket one (sito), VivaTicket(sito)
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