CASTIGLION D'ORCIA. Il dialogo tra un capolavoro segreto del Rinascimento senese e un’installazione di luce di un importante artista contemporaneo celebrerà, martedì 10 agosto dalle ore 18.00, a Castiglione d’Orcia , il sesto centenario della nascita di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta.
Il Vecchietta nacque a Siena il 10 agosto 1410 da una famiglia originaria di Castiglione, lo splendido centro della Valdorcia che a lui ha voluto dedicare la sua piazza principale e che nella Sala d’Arte San Giovanni conserva una bella Madonna col Bambino dovuta alla mano del maestro.
L’iniziativa curata da Gabriele Fattorini, sostenuta dalla Fondazione Musei Senesi e prodotta dal Comune di Castiglion d’Orcia, si terrà proprio presso la Sala d’Arte San Giovanni che per oltre due mesi accoglierà un capolavoro segreto da una prestigiosa collezione privata: la scultura lignea dipinta raffigurante il San Giacomo minore attribuita al Vecchietta da Giovanni Previtali. L’opera datata agli anni 1440-1445, può essere considerata come la più antica figura scolpita dal Vecchietta e fu esposta l’ultima volta al pubblico nella mostra senese Scultura dipinta del 1987. Una figura di notevole forza e impatto, capace di preannunciare le grandi sculture della maturità ancora conservate a Siena: dai Santi Pietro e Paolo scolpiti in marmo tra il 1458 e il 1462 per la Loggia della Mercanzia, ai bronzi destinati alla chiesa dell’ospedale di Santa Maria della Scala (il colossale ciborio completato nel 1472 e traslato fin dal 1506 sull’altare maggiore del duomo; l’espressivo Cristo risorto ultimato nel 1476 e rimasto invece in loco).
L’omaggio al Vecchietta proseguirà quindi sulla vicina Rocca di Tentennano che grazie a un intervento di luce di Adalberto Mecarelli prenderà forma diventando essa stessa una spettacolare opera contemporanee che, per qualche mese, illuminerà in modo suggestivo le notti della Valdorcia.
Mecarelli, protagonista di una recente personale allestita al Santa Maria della Scala di Siena, usa la luce quale mezzo di espressione artistica. Con la luce ha dato vita ad Algol una figura allusiva al nome di battesimo del Vecchietta che sarà svelata al tramonto del 10 agosto.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Castiglione d’Orcia, Andrea Valenti, farà gli onori di casa nella cerimonia di apertura nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Castiglione d’Orcia dove interverranno parte Marco Saletti (Assessore alla Cultura della Provincia di Siena), Gianni Resti (Presidente della Fondazione Musei Senesi), Gabriele Fattorini (Direttore della Sala d’Arte San Giovanni), Alberto Olivetti (Ordinario di Estetica nell’Università degli Studi di Siena) e l’autore di Algol Adalberto Mecarelli.
Una volta presentato al pubblico il San Giacomo minore nella Sala d’Arte San Giovanni, la serata proseguirà con “Calici di stelle” finché, all’imbrunire, sulla Rocca di Tentennano, prenderà forma la figura di Algol.
Per informazioni: Sala d’Arte San Giovanni 0577/888986, Fondazione Musei Senesi 0577/530164.
Il Vecchietta nacque a Siena il 10 agosto 1410 da una famiglia originaria di Castiglione, lo splendido centro della Valdorcia che a lui ha voluto dedicare la sua piazza principale e che nella Sala d’Arte San Giovanni conserva una bella Madonna col Bambino dovuta alla mano del maestro.
L’iniziativa curata da Gabriele Fattorini, sostenuta dalla Fondazione Musei Senesi e prodotta dal Comune di Castiglion d’Orcia, si terrà proprio presso la Sala d’Arte San Giovanni che per oltre due mesi accoglierà un capolavoro segreto da una prestigiosa collezione privata: la scultura lignea dipinta raffigurante il San Giacomo minore attribuita al Vecchietta da Giovanni Previtali. L’opera datata agli anni 1440-1445, può essere considerata come la più antica figura scolpita dal Vecchietta e fu esposta l’ultima volta al pubblico nella mostra senese Scultura dipinta del 1987. Una figura di notevole forza e impatto, capace di preannunciare le grandi sculture della maturità ancora conservate a Siena: dai Santi Pietro e Paolo scolpiti in marmo tra il 1458 e il 1462 per la Loggia della Mercanzia, ai bronzi destinati alla chiesa dell’ospedale di Santa Maria della Scala (il colossale ciborio completato nel 1472 e traslato fin dal 1506 sull’altare maggiore del duomo; l’espressivo Cristo risorto ultimato nel 1476 e rimasto invece in loco).
L’omaggio al Vecchietta proseguirà quindi sulla vicina Rocca di Tentennano che grazie a un intervento di luce di Adalberto Mecarelli prenderà forma diventando essa stessa una spettacolare opera contemporanee che, per qualche mese, illuminerà in modo suggestivo le notti della Valdorcia.
Mecarelli, protagonista di una recente personale allestita al Santa Maria della Scala di Siena, usa la luce quale mezzo di espressione artistica. Con la luce ha dato vita ad Algol una figura allusiva al nome di battesimo del Vecchietta che sarà svelata al tramonto del 10 agosto.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Castiglione d’Orcia, Andrea Valenti, farà gli onori di casa nella cerimonia di apertura nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Castiglione d’Orcia dove interverranno parte Marco Saletti (Assessore alla Cultura della Provincia di Siena), Gianni Resti (Presidente della Fondazione Musei Senesi), Gabriele Fattorini (Direttore della Sala d’Arte San Giovanni), Alberto Olivetti (Ordinario di Estetica nell’Università degli Studi di Siena) e l’autore di Algol Adalberto Mecarelli.
Una volta presentato al pubblico il San Giacomo minore nella Sala d’Arte San Giovanni, la serata proseguirà con “Calici di stelle” finché, all’imbrunire, sulla Rocca di Tentennano, prenderà forma la figura di Algol.
Per informazioni: Sala d’Arte San Giovanni 0577/888986, Fondazione Musei Senesi 0577/530164.