SIENA. Questo 2015 celebra il 750° anno dalla nascita di Dante. L’ACCADEMIA DEI ROZZI’, con il ‘Club UNESCO’ di Siena, il ‘WARBURG ITALIA’, la rivista ‘PROGRESSUS’ e il “Dipartimento di Filologia e critica delle Letterature antiche e moderne” dell’Università di Siena, organizza e offre alla Città di Siena un “Omaggio a Dante” di rilevante novità scientifica e culturale.
La conferenza avrà luogo sabato 7 novembre, nella Sala degli Specchi (inizio 16,30), moderatore Mario Ascheri (senior professor Università di Roma Tre).
La prima parte avrà un’impronta prevalentemente storica, la seconda più specificamente letteraria. Nella prima, Leonardo Magionami (Università di Siena) mostrerà proiettandole e commenterà le immagini dei preziosi codici riferibili a Dante, come autore e/o come soggetto biografico, conservati presso la Biblioteca Comunale degli Intronati: un vanto senese di cui non si è sempre del tutto consapevoli.
Flavio Silvestrini (Università di Roma ‘La Sapienza’, già autore di un’originale e approfondita ricerca su “Dante e la lettura politica del libero arbitrio”: Iugum libertatis, Aracne, Roma 2012) affronterà quindi, in una panoramica acuta e aggiornata, i momenti più significativi della tormentata avventura terrena di Dante sia come testimone sia talvolta anche come protagonista dei rapidi rivolgimenti politici del suo tempo.
Nella seconda parte, Stefano Carrai (Università di Siena, affermato italianista, curatore tra l’altro di un’importante edizione della Vita nova, Rizzoli, Milano 2009) mostrerà e commenterà con finezza una serie di indizi che, nel testo della Commedia, comprovano una larvata presenza del suggestivo mito classico di Orfeo nel racconto del suo viaggio ultraterreno: un Orfeo, beninteso, rivisto e corretto alla luce della dottrina cristiana e sorretto dalla Grazia divina che aiuta a capire la profondità del legame – spirituale, poetico e dunque esistenziale – che unisce l’una all’altra Dante a Beatrice, la Commedia alla Vita nova.
Gioachino Chiarini (senior professor Università di Siena, specialista di simbologie astrali in letteratura: I cieli del mito, Diabasis, Reggio Emilia 2005) analizzerà infine la struttura del Purgatorio dantesco, mostrandone debiti e novità in rapporto al modello del Paradiso islamico quale appare nel di recente ritrovato (nella biblioteca domenicana di Bologna) Libro della scala di Maometto nella versione latina di Bonaventura da Siena, e sottolineando la maestria di Dante nel riorganizzare l’enorme repertorio dei sempre vaghi modelli dell’Aldilà delle tradizioni occidentali e orientali in un unica e per la prima volta perfettamente organizzata ed omogenea immagine di Inferno, Purgatorio e Paradiso.