Presto la monografia di grande autore, poi un evento legato al cinema e all'attualità e in primavera la prima edizione della kermesse
SIENA. Dopo il grande successo della rassegna “Nuovo cinema italiano da Venezia a Siena” che si è appena conclusa al Nuovo Cinema Pendola, il festival Campo e Controcampo pensa al futuro. Nato da un’idea dell’associazione Amici del cinema in terra di Siena, presieduta da Antonio Sclavi con la direzione artistica di Giovanni Maria Rossi e il coordinamento scientifico di Claudio Carabba, Campo e Controcampo scalda i motori in attesa di entrare nel vivo della sua prima edizione in programma nella primavera 2012 con un ricco calendario di eventi internazionali dedicati alla Spagna e al suo cinema.
«Siamo partiti con l’idea di creare un evento nuovo per la città, un festival del cinema che non durasse solo qualche giorno ma tutto l’anno. L’obiettivo è far tornare la gente nelle sale, incuriosendola con scelte di qualità e produzioni che spesso purtroppo non hanno una distribuzione in Italia – spiega Antonio Sclavi, presidente dell’associazione Amici del cinema in terra di Siena – Su questa idea, poi, abbiamo trovato la collaborazione delle istituzioni cittadine: Comune, Provincia, Banca Mps, Camera di Commercio, Università degli Studi, ma anche della Regione Toscana e di uno sponsor come Bassilichi».
La rassegna “Nuovo cinema italiano da Venezia a Siena” per il neonato festival senese, è stato un banco di prova importante. «Abbiamo voluto scommettere su un’idea di decentramento, da Venezia a Siena, puntando su una selezione di film che rappresentano il nuovo cinema italiano giovane e indipendente. Un cinema coraggioso, ironico, curioso. La risposta del pubblico è stata più che soddisfacente e non può che incoraggiarci a fare ancora di più. Abbiamo registrato anche la soddisfazione apertamente manifestata degli autori, produttori e attori intervenuti che hanno visto nella rassegna un’occasione importante per far conoscere in sala i loro film. Ringraziamo anche la Regione Toscana per il sostegno dimostrato anche dalla presenza in chiusura di Stefania Ippoliti coordinatrice della Toscana Film Commission» spiega il direttore artistico Giovanni Maria Rossi. Nel futuro di Campo e ControCampo Siena Film Festival ci sarà una monografia dedicata a un grande autore italiano, poi un evento legato al cinema ma anche all’attualità e nella primavera 2012, la prima edizione della kermesse dedicata al cinema spagnolo. «Vogliamo fare di questo festival un luogo di incontro, una casa comune per tutte le realtà che si occupano di cinema – conclude Claudio Carabba, coordinatore del comitato scientifico – in questa ottica faremo scelte non sempre comode ma certamente stimolanti e di qualità, perché quello che ci interessa è aprire nuove strade. La rassegna che si è appena conclusa è stata la prima tappa di questo cammino nel quale sicuramente incontreremo qualche ostacolo, ma che ci offre l’opportunità di far crescere la cultura del cinema a Siena».
In foto: da sinistra Antonio Sclavi, presidente dell’associazione Amici del cinema in terra di Siena, Giovanni Maria Rossi direttore artistico della rassegna, Roberto Barzanti Presidente delle Giornate degli Autori di Venezia e Michele Fasano, documentarista e autore di “In me non c’è che futuro”