Cultura, musica e patrimonio artistico da valorizzare
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SIENA. L’incontro tra i vertici dell’Accademia e del Comune fa parte di un progetto di rinnovata e accresciuta collaborazione fra i due enti, che hanno avviato un lavoro congiunto per identificare le potenziali sinergie sia nell’ambito dell’attività istituzionale della formazione e della concertistica sia nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Palazzo. “Per questo il Comune – ha detto il sindaco Valentini – intende coinvolgere istituzioni culturali e associazioni di categoria con lo scopo, tra l’altro, di sviluppare relazioni internazionali e locali utili per il consolidamento dell’eccellenza Chigiana”.
Un’eccellenza non solo in materia di musica, bensì, in senso lato, di arte. Nelle stanze e nei salotti del Palazzo sono custoditi veri e propri tesori. Dal museo degli strumenti contenente circa 90 pezzi di assoluto valore, fra i quali violini viole, violoncelli e contrabbassi del XVII e XVIII secoli, realizzati da maestri liutai come Stradivari; alla Collezione composta da oltre 11.000 oggetti e opere d’arte, fra questi preziosi quadri del Sassetta, Beccafumi, Rutilio Manetti, Sano di Pietro, il Sodoma; e la biblioteca con 75mila volumi, molti dei quali di notevole pregio.
“Mantenere ai massimi livelli il marchio della Chigiana – ha commentato, soddisfatto, il direttore amministrativo Angelo Armiento – quale valore aggiunto del territorio ed eccellenza della città è uno scopo comune ai due enti”. “Eccellenza che, nonostante le tangibili difficoltà del momento, abbiamo proposto anche quest’anno con i corsi di perfezionamento musicale e i concerti dell’intera stagione estiva che ha riscosso un significativo successo”, ha precisato il direttore artistico Aldo Bennici.
Con l’Accademia il conte Chigi riuscì a far venire il mondo intero a Siena. Artisti e personaggi di fama tra i quali Pablo Casals, Andrés Segovia, Alfredo Casella. Nel suo palazzo ospitava celebrità come Maria Callas e Renata Tebaldi, Pietro Mascagni e il giovane Maurizio Pollini. Assidua ospite la Regina Elisabetta del Belgio. Non sorprende, quindi, che questo luogo d’arte sia riconosciuto, a livello mondiale, come una delle più prestigiose istituzioni nel campo musicale, simbolo di eccellenza nel mondo; rappresentando un patrimonio della collettività senese e dell’intera nazione da tutelare anche in futuro con nuove strategie e nuovi progetti, così da valorizzare al meglio il proprio patrimonio. L’Accademia ha attivato un ulteriore percorso di valorizzazione per rendere sempre maggiormente fruibile il Palazzo, già da tempo aperto al pubblico con accurate visite guidate in determinati periodi dell’anno; anche per il sindaco Valentini “un Palazzo così ricco di tesori di inestimabile valore, un vero e proprio spazio museale, si deve aprire, sempre più, alla città e ai turisti che non immaginano quello che “sfiorano” passando da via di Città”.
Un’eccellenza non solo in materia di musica, bensì, in senso lato, di arte. Nelle stanze e nei salotti del Palazzo sono custoditi veri e propri tesori. Dal museo degli strumenti contenente circa 90 pezzi di assoluto valore, fra i quali violini viole, violoncelli e contrabbassi del XVII e XVIII secoli, realizzati da maestri liutai come Stradivari; alla Collezione composta da oltre 11.000 oggetti e opere d’arte, fra questi preziosi quadri del Sassetta, Beccafumi, Rutilio Manetti, Sano di Pietro, il Sodoma; e la biblioteca con 75mila volumi, molti dei quali di notevole pregio.
“Mantenere ai massimi livelli il marchio della Chigiana – ha commentato, soddisfatto, il direttore amministrativo Angelo Armiento – quale valore aggiunto del territorio ed eccellenza della città è uno scopo comune ai due enti”. “Eccellenza che, nonostante le tangibili difficoltà del momento, abbiamo proposto anche quest’anno con i corsi di perfezionamento musicale e i concerti dell’intera stagione estiva che ha riscosso un significativo successo”, ha precisato il direttore artistico Aldo Bennici.
Con l’Accademia il conte Chigi riuscì a far venire il mondo intero a Siena. Artisti e personaggi di fama tra i quali Pablo Casals, Andrés Segovia, Alfredo Casella. Nel suo palazzo ospitava celebrità come Maria Callas e Renata Tebaldi, Pietro Mascagni e il giovane Maurizio Pollini. Assidua ospite la Regina Elisabetta del Belgio. Non sorprende, quindi, che questo luogo d’arte sia riconosciuto, a livello mondiale, come una delle più prestigiose istituzioni nel campo musicale, simbolo di eccellenza nel mondo; rappresentando un patrimonio della collettività senese e dell’intera nazione da tutelare anche in futuro con nuove strategie e nuovi progetti, così da valorizzare al meglio il proprio patrimonio. L’Accademia ha attivato un ulteriore percorso di valorizzazione per rendere sempre maggiormente fruibile il Palazzo, già da tempo aperto al pubblico con accurate visite guidate in determinati periodi dell’anno; anche per il sindaco Valentini “un Palazzo così ricco di tesori di inestimabile valore, un vero e proprio spazio museale, si deve aprire, sempre più, alla città e ai turisti che non immaginano quello che “sfiorano” passando da via di Città”.