A Palazzo Chigi e negli Horti Leonini l'arte povera sposa l

La mostra – La mostra è costruita con il linguaggio di un’arte povera che assembla oggetti quotidiani, rifiuti, rottami che non si limitano a indicare la possibilità di un loro riciclo e perfino di una loro sublimazione estetica, ma sembrano suggerire all’uomo industriale una via di uscita dal degrado civile attraverso una recuperata umiltà che trascenda artisticamente la miseria del mondo.
L’artista – Andrea Fagioli nasce a Siena nel 1961. Consegue i titoli di studio all’Istituto d’Arte di Siena, al Liceo Artistico di Carrara, sezione Scultura. Insegna discipline Plastiche e Progettazione della Scultura presso il Liceo Artistico/Istituto d’Arte di Siena. Realizza scenografie e allestimenti teatrali. Espone le proprie opere in mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Gli eventi collaterali – Forme nel Verde non è solo arte figurativa. Il 15 agosto è in programma uno spettacolo nel Bosco Isabella di Radicofani con scenografie di Andrea Fagioli. Il 4 ottobre è in programma un convegno su luoghi e personaggi mistici (in particolare Francesco e Caterina) cui seguiranno letture di brani scelti della letteratura mistica a Rocca d’Orcia.
Forme nel Verde – La rassegna è stata ideata nel 1971 dal patron Mario Guidotti che ha avuto fin dagli inizi l’idea e la formula vincente di “portare le opere nel verde”, facendo così transitare nel celebre parco della cittadina della Val d’Orcia i nomi più prestigiosi della scultura italiana ed internazionale. Nel corso degli anni hanno esposto a Forme nel Verde artisti del calibro di Pomodoro, Cascella, Sinisca, Somaini, ma anche Metzler, Spender, Hiltunen, Manzù, Greco e Tagliolini.