Appuntamento a Castellina in Chianti per un suggestivo spettacolo in un originale scenario sotto le stelle

CASTELLINA IN CHIANTI. Domani (20 luglio), alle ore 21.30, le tombe etrusche del Tumulo di Montecalvario, alle porte di Castellina in Chianti, saranno l’originale scenario della suggestiva performance teatrale “Anfiarao e il dono inutile”, messa in scena da Archeologia Narrante. L’appuntamento, con ingresso libero, è promosso nell’ambito de “Le notti dell’archeologia” in collaborazione e con il coordinamento della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana. La serata dedicata al patrimonio archeologico locale darà spazio anche al complesso intervento di recupero e restauro del carro di Montecalvario, prezioso reperto archeologico rinvenuto a Castellina in Chianti, che vanta pochi eguali nel suo genere in tutta l’Etruria settentrionale e che da alcuni mesi è ospite del Museo archeologico del Chianti senese.
Il carro di Montecalvario è una biga in legno a due ruote, con maniglie curvilinee e rivestita di preziose lamine di bronzo e di ferro decorate. Il reperto risale alla fine del VII secolo a.C. ed è stato rinvenuto in frammenti durante gli scavi realizzati agli inizi del Novecento nell’ipogeo di Montecalvario. Secondo la ricostruzione fatta dagli esperti, il carro costituiva l’elemento di spicco del ricco corredo di una delle quattro tombe che costituiscono il tumulo di Montecalvario stesso. L’intervento di restauro, promosso dal Comune di Castellina in Chianti con la collaborazione della Fondazione Musei Senesi e della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, è stato realizzato dalla stessa Soprintendenza presso il Centro di Restauro di Gonfienti (Prato), con la supervisione della funzionaria Giuseppina Carlotta Cianferoni; la direzione tecnica di Franco Cecchi, funzionario restauratore, e la collaborazione di Adria Coscia e Mara Cavallaro. L’allestimento e il supporto ligneo del carro sono stati realizzati dalla società cooperativa A.R.A., soggetto affidatario del servizio di gestione museale. Il costo complessivo dell’operazione è stato di 65mila euro, di cui 25mila messi a disposizione dall’amministrazione comunale con risorse proprie provenienti dalla tassa di soggiorno, integrati dal contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e della Fondazione Musei Senesi.