SIENA. Da oggi (5 marzo) nelle sale cinematografiche l’ultima fatica di Sergio Castellitto con Riccardo Scamarcio, Jasmine. Trinca, Anna Galiena, Massimo Bonetti, Marina Rocco.
Tratto da un testo della moglie Margareth Mazzantini che alla terza esperienza del marito alla regia è anche sceneggiatrice come nelle altre due opere, il film affronta il tema della crisi coniugale al tavolo di un ristorante dove si siedono Gaetano e Delia per decidere come suddividersi le vacanze con i figli.
La discussione che inizia con rabbia e recriminazioni, lentamente si trasforma nell’analisi di un matrimonio attraverso scene passate di vita vissuta e ricordi che ci fanno percepire come l’amore fra i due coniugi sia ancora vivo ma anche come la comunicazione e le incomprensioni li abbiano portati alla separazione. Temi già affrontati da Ingmar Bergman, Woody Allen, Stanley Donen, Claude Lelouch con gradazioni più drammatiche o più tendenti all’agrodolce. Paradigmi e scene da un matrimonio che esplorano senza timori i momenti più ardui di una coppia che non trova una modalità possibile per vivere il proprio amore nella quotidianità.
“Come sapete anche’io ho quattro figli e vivo le crisi di tutte le generazioni da 23 a otto anni….questo film vuol essere una riflessione alla creatività ed ho di proposito lasciato un finale aperto affinché ogni spettatore possa costruire il suo finale.. Queste sono state le mie intenzioni…… Importante è che ci sia uno sguardo luminoso, una speranza. Il libro è più duro del film, qui gli angoli sono meno sporgenti e meno duri.”
Intelligente, coraggioso ma con qualche stereotipo nelle scene e nei dialoghi, il film est comunque un’opera che vale la pena vedere.