Si parlerà dell'Eroica e del suo importante futuro

SIENA. Oltre novemila iscritti all’edizione 2022, un movimento di oltre 1 milione di appassionati in tutto il mondo, circa 150mila tra ciclisti,
familiari e amici che ogni anno soggiornano nel territorio senese, l’evento che ha portato alla nascita delle Strade Bianche, competizione
su due ruote dal fascino antico, entrata nel circuito Uci World Tour con i professionisti che si sfidano lungo le antiche arterie di Siena e
provincia. Tutto questo è l’Eroica, nata nel 1997 e diventata una icona di bellezza per tutti gli amanti del ciclismo tanto che oggi può vantare
anche edizioni fuori dall’Italia come in Sud Africa, Giappone, Spagna, Svizzera. Una eccellenza tutta senese ideata a Gaiole in Chianti dal
giornalista e scrittore Giancarlo Brocci il quale sarà l’ospite del pre-partita culturale di sabato 26 novembre in occasione della sfida Siena-Carrarese.
Il tradizionale evento, organizzato dal Siena Calcio allo stadio “Artemio Franchi” e riservato ai possessori di tagliandi o abbonamenti Executive e Tribuna Onore, inizierà alle ore 16. Brocci converserà di “Eroica: da una pedalata con gli amici nel 1997 al fenomeno mondiale di oggi. Presente, passato e futuro”. Sarà un momento di approfondimento e di conoscenza su una delle realtà sportive più importanti del territorio senese e che ha saputo far innamorare centinaia di migliaia di persone che anche grazie all’Eroica ogni anno visitano la città del Palio e il comprensorio.
L’ospite
Giancarlo Brocci, nato a Gaiole in Chianti nel 1954, sin da piccolo si è appassionato al ciclismo. Laureato in Medicina e Chirurgia, ha sempre
fatto altro, al costante inseguimento delle sue passioni. Come la politica che ha poi interrotto presto una promettente carriera scrivendo
(estate ’88, prefazione Michele Serra) Ridatemi il PCI, un modo per dire “mi chiamo fuori” e per preconizzare la grande crisi della Sinistra. Ma Brocci si è occupato soprattutto e molto di sport scrivendo come giornalista su La Nazione e Mese Sport e poi libri dedicati a Bartali e
alla sua grande invenzione, l’Eroica, la cicloturistica d’epoca che ha fatto riscoprire la poesia del ciclismo del passato. Tra i suoi volumi
ci sono: “L’Eroica, storie, imprese e sogni sulle strade bianche” (2014) e “Luciano Berruti” (2017), scritto (col figlio di Berruti, Jacek) per
la scomparsa dell’icona del popolo degli eroici. Da poco si trova in libreria l’ultima fatica: “Il ciclismo secondo me” (2022).