E' la “Guida magica di Siena”: tre inediti itinerari per far scoprire ai più piccoli tante storie meravigliose
SIENA. La Candelora, momento magico per eccellenza, è il giorno ideale per presentare un nuovo modo di scoprire la città di Siena, sulla scia del successo della “Guida magica di Siena”. Si racconta che proprio in questa notte, che segnava il passaggio fra inverno e primavera, succedevano ben strani eventi e altrettanto strane creature popolavano gli stretti vicoli cittadini, per una sorta di Halloween totalmente senese e molto più avvincente dell’attuale mito d’oltreoceano. Massimo Biliorsi ha raccolto nel tempo tante storie dedicate ai più piccoli, fino all’adolescenza, che hanno una originale impronta magica, tre itinerari da percorrere in compagnia di straordinari racconti che riportano al presente ben strani personaggi, che sono l’immaginario bagaglio di una città che vogliamo difendere nella sua splendida identità. Ed ecco “Guida Magica di Siena. Leggende e misteri per ragazzi intraprendenti” (Edizioni Il Leccio) per quelli che vogliono ancora sognare ad occhi aperti, magari insieme ad adulti che riescono ancora ad incantarsi alle favole di una volta, che ci riportano alle veglie attorno al fuoco, quando i più anziani sapevano raccontare storie di originale bellezza. Una pubblicazione che si avvale dei disegni originali di Sara Flori, illustratrice e pittrice, che offrono un originale slancio magico, inserendosi alla perfezione nello stile di queste insolite passeggiate. Le tre passeggiate prendono il via dalla basilica di San Domenico per arrivare a piazza San Giovanni, da piazza Provenzano con tante favole fino all’Orto de Pecci e da piazza del Campo a via San Marco, con un epilogo alla collina di Montaperti, il tutto in uno stile collaudato dalla Guida magica dedicata agli adulti, mentre qui i racconti inediti prendono una veste e un linguaggio diverso. Qui si può sognare ad occhi aperti con il folletto di San Domenico o con la fanciulla della casa-torre, rabbrividire con la suora fantasma di Camporegio o con il diavolo che diventò ragno a San Giovanni. Farsi portare lontano dalla pozione magica di via della Sapienza o perdersi alla ricerca della dispettosa Diana, il fiume fantasma che nessuno ha mai visto. Conoscere le fonti magiche di Fontebranda o il guaritore del Palazzo del Magnifico, volare con gli uomini fatati di Provenzano, arrivare sospettosi alle strane fonti di Follonica, sognare con la bella fiaba del sarto e dell’angelo, scendere nel pozzo delle streghe o magari incontrare l’indovina di via del Rialto, per finalmente fermarsi e riposare nella valle incantata di Porta Giustizia. Una lunga notte dove ha fatto casa la strega delle fonti del Casato, per poi sentire la grassa risata del fantasma burlone dell’Orto Botanico, aspettare l’alba aggrappati alla collina di Montaperti, mentre i cavalieri danzano illuminati dall’ultima luna.