La metafora del viaggio nelle grandi distese americane

di Paola Dei
SIENA. Al cinema Pendola uno dei film della cinquina candidata all’Oscar; Nebraska di Alexander Payne con Bruce Dern, William Forte, June Squibb, Bob Oderkink, Stacy Keach, Marie Louise Wilson, distribuito da Lucky Red.
La metafora del viaggio diviene realtà fra le grandi distese americane di una commedia che a tratti assume toni drammatici, mentre un figlio impara a conoscere il padre e forse ad amarlo in modo più responsabile e consapevole.
L’anziano Woody Grant ha la certezza di aver vinto un milione di dollari alla lotteria e, deciso a ritirare il premio, si avvia a piedi lungo le strade del Montana per recarsi a ritirare il premio in un ufficio del Nebraska. Trovato dalla polizia, viene recuperato da David, il figlio più piccolo che gestisce un negozio di elettrodomestici. David cerca di convincere il padre a non effettuare questo viaggio, dopo che si è reso conto che in realtà non esiste alcuna vincita, ma poi comprende il bisogno del vecchio padre di trovare un senso alla propria vita e decide di accompagnarlo a Lincoln contro il parere della madre e del fratello Ross. Durante il viaggio si tuffa nel passato del genitore e incontra vecchi amori, vecchi amici, scoprendone lati del carattere, debolezze, valori, soprattutto quando effettuano una sosta nella città natale di Woody. In mezzo ad amici ed amori, ancora veraci e imperterriti ci dono i nemici e tutti coloro che gli stanno accanto soltanto per spillargli una parte del cospicuo premio che lui pubblicizza ovunque, nonostante l’abitudine ad essere uomo di poche parole, molto laconico e lapidario. Al termine della pellicola entrambi torneranno arricchiti di qualcosa che non è materiale, ma interiore che simbolicamente rappresenta la vincita della lotteria. Chi trova un amico trova un tesoro, recita un proverbio e qui il tesoro è all’interno della stessa famiglia e viene trasmesso dal padre al figlio sotto firma di valore, di regola interiore, di rispetto per l’altro.
Non siamo nell’immaginario holliwoodiano o alla ricerca del “sogno americano”, bensì in un mondo umanizzato, con personaggi semplici e rudi, alle prese con emozioni primitive dove spiccano la memoria, la tenerezza e lo stupore della scoperta. Un padre eccentrico ma capace di sognare ancora è per David un insegnamento di vita.
L’indipendente Alexander Payne realizza una nuova commedia definita “laterale”come le strade attraversate dai suoi personaggi, che attraversano lo Stato del Montana per raggiungere il Nebraska in bianco e nero di Bruce Springsteen, di cui la pellicola di Payne trasforma in Film la scrittura ‘visiva’, che ci conduce nell’interiorità dei due personaggi.