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CASTELNUOVO BERARDENGA. Vede la luce un’encomiabile e agile opera di arricchimento culturale e di conoscenza di un territorio fra i più vasti e variegati dal punto di vista storico e paesaggistico della provincia di Siena: la Berardenga.
Un atlante digitale dei poderi e dei comunelli alla fine del 1600, al tempo in cui regnava in Toscana il Granduca Cosimo III de’ Medici che pensò bene, per risollevare le disastrate casse statali, di colpire ogni rendita prodotta, includendo successivamente anche i mezzadri.
Ne consegue la necessità di censire tutti i poderi esistenti e permette oggi di avere traccia di nomi, toponimi, edifici esistenti o che fanno trapelare indicazioni della loro esistenza.
A dire il vero agli asseveratori del tempo sfuggirono dall’elenco alcuni poderi, censiti poi nel 1703, sempre sotto il regno del penultimo granduca mediceo.
Quelle che per secoli sono state belle e funzionali case contadine – create per essere autosufficenti negli spazi di trasformazione, allevamento, conservazione, di quanto prodotto dalla famiglia nei terreni in gestione e hanno contraddistinto il paesaggio e la vita per generazioni di persone – sono alla base della trasformazione in residenze a uso privato o turistico di quanti amano trascorrere attimi di pace immersi nella bellezza paesaggistica.
A Fosco Vivi, appassionato studioso e storico del territorio (a cui si deve la recente realizzazione del volume “La Berardenga e il suo castello nuovo” (in collaborazione con studiosi del calibro di Mario Ascheri, Renato Stopani, Felicia Rotundo, Roberto Farinelli, Gabriele Fattorini, Pierluigi Licciardello, Paolo Cammarosano) il merito di aver realizzato su Google Maps un Atlante Storico Geografico degli antichi poderi, con la loro dislocazione, la foto dell’edificio e alcuni cenni storici a corredo, con la possibilità di aggiungere riferimenti ad archeologia, arte, sistemi viari antichi in qualunque momento.
La pagina, di agile consultazione, è uno strumento prezioso per conoscere e approfondire la Berardenga in ogni sua sfumatura. Qui il link.