SIENA. Museo d’Inverno è lieto di inaugurare l’attività della sua prima stagione espositiva, rivolgendo l’invito a Maurizio Nannucci che, per l’occasione, ha scelto di presentare unicamente alcune opere e documenti legati alla lunga amicizia e complicità di lavoro avuta per oltre venticinque anni con l’artista americano James Lee Byars.
La mostra Maurizio Nannucci featuring James Lee Byars presenterà alcune opere originali, un lavoro sonoro, lettere e corrispondenza, foto di performances, molte delle quali realizzate a Firenze e in Toscana durante numerosi soggiorni di James Lee Byars. Sono tutti regali o scambi avvenuti tra i due artisti che documentano la loro amicizia e solidarietà. Tutte le opere ed i materiali esposti fanno parte della raccolta di Zona Archives di Firenze iniziata da Maurizio Nannucci alla fine degli anni sessanta.
Museo d’Inverno, con una programmazione a cadenza stagionale, si propone di realizzare una serie di mostre, invitando artisti di generazioni differenti a scegliere e presentare opere altrui, appartenenti alle proprie collezioni personali, curandone l’allestimento e mettendo in evidenza così le relazioni, le amicizie, le collaborazioni e delle volte gli amori avvenuti in momenti particolari della vita e del loro percorso artistico. L’accezione di Museo nasce pertanto dalla volontà di indagare, per quanto possibile, una storia dell’arte contemporanea il più delle volte non ufficiale, segreta e in tanti casi sconosciuta.
L’attività del museo, situato sopra Fonte Nuova, una delle antiche fonti trecentesche di approvvigionamento idrico della città è sostenuta dalla Contrada della Lupa.
Museo d’Inverno è un progetto ideato e diretto dagli artisti Francesco Carone ed Eugenia Vanni ed è scaldato con un camino a legna.
Maurizio Nannucci (Firenze, 1939), è uno dei protagonisti dell’arte italiana degli ultimi decenni, tra i più conosciuti a livello internazionale. Sin dalla metà degli anni sessanta esplora le complesse relazioni tra arte, linguaggio e immagine, creando inedite proposte concettuali, caratterizzate dall’utilizzo di media diversi: neon, fotografia, video, suono, edizioni e libri d’artista. Nannucci è tra i fondatori di numerose iniziative non profit come Zona (1974/1985), Zonaradio (dal 1982) e Base progetti per l’arte (dal 1998).
Maurizio Nannucci è stato invitato più volte alla Biennale di Venezia, a Documenta di Kassel, alle Biennali di San Paulo, Sydney, Istanbul e ha esposto nei più importanti musei e gallerie di tutto il mondo. Recentemente si è tenuta una sua mostra personale al Maxxi di Roma.
James Lee Byars (Detroit, 1932 / Cairo, 1997) una delle figure centrali dell’arte del ventesimo secolo. Studia arte e filosofia alla Wayne State University a Detroit nella tarda metà degli anni cinquanta. Trascorre dieci anni in Giappone dal 1957/58, intervallati da molti viaggi negli Stati Uniti e in Europa. Fino al 1967 vive principalmente a Kyoto insegnando inglese. Ha viaggiato in tutto il Giappone per studiare la cultura tradizionale giapponese, il teatro Noh e la filosofia buddista. Grande viaggiatore, ha vissuto per lunghi periodi in Germania, Grecia e Venezia. Ha tenuto mostre personali nei più importanti musei ed istituzioni tra le quali ricordiamo: Kunstmuseum, Bern; Moma, New York; Fondation Cartier, Paris; Ivam, Valencia; Castello di Rivoli, Torino. Ha partecipato a “Documenta 6” (1977) e “Documenta 7” (1982), e nel 1980 e 1986 alla Biennale di Venezia.
La mostra è accompagnata dal testo: James Lee Byars by Gabriele Detterer with recordings by Maurizio Nannucci