di Paola Dei
SIENA. Comincia dalla Malpensa il viaggio di Rosario Simone verso la Libia raccontato nel libro: Musafir edito da Extras. Musafir in arabo vuol dire viaggiatore e Rosario, oltre ad essere un apprezzato giornalista, é un viaggiatore instancabile; membro del Gruppo scrittori senesi, Rosario, zaino in spalla, sa, fin dall’inizio, che il traguardo non è il capolinea, ma un nuovo punto di partenza per affrontare esperienze inedite alla luce di ritmi diversi ai quali doversi abituare.
“Quando sei nei paesi arabi, amico mio, devi dimenticare la fretta ed accettare i tempi interminabili di questa gente”. Il protagonista sa decodificare i propri vissuti e questo gli permette di immaginare, programmare, organizzare le tappe del percorso, anche quando si trova davanti ad accadimenti che rendono difficile persino uno spostamento breve da una zona all’altra.
“Era stato proprio allora che la fetentissima nave cipriota aveva ritirato di colpo la passerella mentre, quasi contemporaneamente, la sirena annunciava una partenza improvvisa, chiaramente concepita con l’intento di scoraggiare un già improbabile arrembaggio da parte dei tantissimi sfigato lasciati sulla banchina”.
Il suo itinerario parte dagli inizi degli anni 80, dalle sponde algerine, quando l’autore decide di studiare l’arabo e concedersi un viaggio di prova con la giusta curiosità che gli permette di entrare nella cultura di un popolo e partecipare al suo viaggio che, con una scrittura diretta, ci fa vivere tutte le difficoltà del raccontare una storia “sul campo”, “mentre le palme scempiate scorrono veloci al…..lato destro”.
Rosario racconta ciò che vive e lo fa con grande consapevolezza trasformando in arte ogni momento del suo cammino che, dopo il primo viaggio, diviene una grande avventura umana e spirituale in luoghi magici e mari aperti.
“Il Mare ha sempre silenziosamente accompagnato la nostra vita, i giochi, i discorsi”. Rosario attraversa le acque con lo sguardo fino all’altra parte dell’azzurro e, appena può, prende un traghetto e osa. “Una volta da Bari ad Antivari, in Montenegro, poi da Brindisi a Petrasso, da Igoumenirsa a Bari e poi, molto più tardi, da Bari a Durazzo”.
Ogni particolare é descritto in maniera diretta e con uno stile trasparente in mezzo a bellissimi paesaggi e alte cabine dei camion.
Fra terre incontaminate, l’Olimpo, le nuvole, il Mediterraneo, l’autore ci fa ripercorrere le rotte di una straordinaria esperienza trasmettendo ai lettori quel forte senso di precarietà e libertà che caratterizza tutte le pagine del libro dove sussiste però la certezza della scoperta e del desiderio onesto di conoscere altri popoli fino a trovarsi in mezzo alle tensioni religiose, il Kurdistan e l’Iraq, prima e durante la guerra del Golfo, come si legge nella presentazione del libro.
Qui, prima di essere rimpatriato con una delegazione europea, viene ingaggiato come interprete dalla “CBS News” e diventa testimone involontario del conflitto. Davanti ai suoi occhi si susseguono, quasi fosse la sceneggiatura di Forrest Gump, gli eventi che sono ormai patrimonio della nostra memoria e le celebrità che si recarono in Iraq per tentare di evitare lo scontro: Cat Stevens, Stanley Clarke, Eddie Firmani, Ahmed Ben Bella, Mohammed Ali. E poi le persone comuni: curiose, ospitali, disponibili. Le stesse raccontate dalla prima all’ultima pagina.
Rosario Simone sa raccontare storie come un avvincente narratore e soprattutto sa trasmettere immagini con la forza e il candore di chi riesce a farsi stupire. Un inno al viaggio e al suo fine più profondo: la conoscenza. Quella che ci permette di comprendere quanto accade oggi nel Mediterraneo ma anche ciò che accade nell’animo del viaggiatore.
Il suo libro si presta a diversi livelli di lettura; è contemporaneamente un diario di viaggio, fatto di paesaggi e sensazioni, e un cammino di crescita, di ricerca interiore per aprirsi all’esterno, alla conoscenza di sé stessi e guardare con occhi diversi al mondo che lo circonda e che lui attraversa.
Un viaggio, un racconto, una follia.
Rosario Simone, parla correntemente l’arabo, é laureato a pieni voti presso l’Orientale di Napoli e ha collaborato con il Corriere del Ticino, con testate italiane, svizzere, olandesi, statunitensi e degli Emirati Arabi, oltre che col Corriere della Sera. Fra le tante menzioni e segnalazioni per il libro, nel 2014 riceve il secondo premio nella categoria inediti al Premio letterario “Il Molinello” di Rapolano Terme.