Il caso Braibanti fu considerato il caso Oscar Wilde italiano per le assonanze, i pregiudizi e stereotipi che rappresentano lo specchio di popoli bigotti e ignoranti
di Paola Dei
VENEZIA. Fra i cinque film italiani in Concorso alla 79 Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia merita certamente una menzione il Film di Gianni Amelio dedicato all’intellettuale Aldo Braibanti, interpretato in maniera egregia da Luigi Lo Cascio.
Il regista noto per la sua capacità di analizzare temi controversi della storia, ricostruisce con dovizia di particolari un caso, ancora ricordato dagli italiani, accaduto negli anni Sessanta, quando l’intellettuale Aldo Braibanti fu accusato di plagio e accusato di aver soggiogato un giovane studente interpretato da Leonardo Maltese a cui Amelio dà il nome di fantasia di Ettore e che è già candidato al Premio Mastroianni.
Il caso Braibanti fu considerato il caso Oscar Wilde italiano per le assonanze, i pregiudizi e stereotipi che rappresentano lo specchio di popoli bigotti e ignoranti.
Amelio e i due sceneggiatori, Edoardo Petti e Federico Fava, costruiscono sulla storia del giornalista immaginario de L’Unità interpretato da Elio Germano, tutto il processo, connotandolo di strazianti verità e la rabbia di quel momento storico in cui non potevano esistere i diversi. “Sei omosessuale? O ti curi o ti spari!”. Nel racconto dei tre sceneggiatori emerge e prende corpo anche la figura della madre di Ettore che farà causa a Braibanti per plagio, non per una opera d’ingegno ma su un essere umano.
Il film è ambientato nella provincia di Piacenza e Aldo ha un seguito di giovani che frequentano la sua fattori dove ognuno ha modo di esprimere il proprio talento artistico. In questo clima di novità arriva Ettore, fratello di Riccardo, che ha scovato una delle formiche che Braibanti colleziona in una teca, come mimercologo.
È subito sincera gratitudine che diviene ben presto altro da parte di entrambi.
La parola omosessuale appare nel film dopo un’ora dall’inizio e il racconto di Amelio non fa sconti a nessuno in una asciuttezza che è contRastata solo dalla musica. Ciò che ne emerge é che mentre tutta l’Italia si scomponeva e scandalizzava dietro un bigottismo ipocrita, solo i due uomini mantengano una rara dignità, tipica di chi contrasta le ingiustizie con pacatezza e la certezza di non avere torti.
Poco è cambiato dall’Italia di allora se si pensa a quante e quali difficoltà devono affrontare molte categorie di persone, non solo nella sfera sessuale.
Amelio ha il grande oreggio di ricordarcelo e mettere il dito sulla piaga realizzando un film dove ci mostra senza timori che il diverso è annoverato fra i fuorilegge e che uno solo ha il coraggio di cercare la verità