Due appuntamenti per presentare il libro
Due i diversi appuntamenti in programma nella giornata di lunedì: il primo si svolgerà alle 17 all’interno dei locali della Biblioteca comunale “Margherita Moriondo” (in Piazzetta del Mulino, 39) e sarà rivolto alle famiglie e ai bambini che partecipano ai progetti della Tata di comunità in Biblioteca e Spazio ai Ragazzi.
Alle 21, invece, la presentazione si svolgerà nei locali della Pubblica Assistenza di Monteroni d’Arbia in via IV Novembre 147, con la presenza, oltre che dell’autore, anche dell’Assessore allo Sport del Comune di Monteroni, Massimo Granchi, dell’Assessore al Welfare della Provincia di Siena, Simonetta Pellegrini, del Presidente della Pubblica Assistenza, Marco Cecchi, e di un rappresentante del Coni Siena e del Progetto Handy, lo sportello informativo dedicato ai temi della disabilità.
“Da sempre il nostro comune ha molto a cuore i temi della disabilità – spiega l’Assessore allo Sport, Massimo Granchi – e per questo siamo onorati di accogliere nella nostra comunità il maratoneta Marco Frattini in modo da ascoltare dal vivo la sua storia. La speranza é che dalle sue parole e dal suo libro possa partire un messaggio direttamente rivolto a tutti coloro che, purtroppo, hanno problematiche simili e che hanno bisogno di coraggio e forza per affrontare la loro quotidianietà”.
Marco Frattini, di professione odontoiatra, oltre che campione di corsa è anche esperto di sistemi per l’inclusione culturale nella disabilità. Ideatore e collaboratore con l’associazione Li.Fra al progetto “Il teatro oltre il silenzio”: “Vedere di corsa e sentirci ancora meno” è il suo primo libro.
Il volume narra una storia che risale al 2008, quando il protagonista Cosmo Capoverde si ritrova da un giorno all’altro senza più sentire nulla a causa di una malattia. Cosmo aveva deciso di scrivere un libro sulla corsa ma, incontrata Laura, parte alla volta di una lunga maratona introspettiva che lo porterà a riconsiderare la realtà secondo nuovi punti di osservazione. Aveva sempre avuto paura di esprimersi e dichiarare apertamente quello che sentiva e provava, prima di tutto a se stesso, ma scopre che ora ha il problema opposto: quello di aver troppe cose da voler raccontare. Il libro è dunque un diario biografico reale che non lascia spazio a false speranze o a interpretazioni illusorie e per questo risulta ancora più sorprendente.