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MONTEPULCIANO – La Festa della Repubblica è ormai un appuntamento consolidato nel calendario degli eventi poliziani. Giovedì 2 giugno, presso gli Ex Macelli, è andato in scena il tradizionale concerto della Banda Comunale diretta dal maestro Giacomo Valentini e organizzato dalla Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte. Un’esecuzione che ha messo in luce alcuni classici risorgimentali, in omaggio al 150° anniversario dell’Italia unita. Il folto pubblico ha applaudito anche i brani più celebri, fino al coinvolgimento finale della “Marcia di Radetzky”, quando il direttore ha guidato il battimani della platea, come prevede la consuetudine. Presente anche un’ampia delegazione francese proveniente dalla città di Moulins, gemellata con Montepulciano.
L’energia trasmessa dal concerto bandistico ha poi stimolato nuove riflessioni nella seconda parte dell’iniziativa. L’idea era infatti quella di festeggiare una ricorrenza tanto significativa per l’universo femminile: il primo voto concesso alle donne italiane fu proprio in occasione del referendum del 2 giugno 1946. A partire da quel passaggio storico, si sono succeduti interventi istituzionali, video e intermezzi recitati. Pina Ruiu e Monica Lippi hanno dato vita ad un reading, mentre gli interventi sono stati accompagnati dalla proiezione di un documentario prodotto dalla Regione Toscana che vedeva protagonista Teresa Mattei, colei che fu il membro più giovane della Costituente e che tra l’altro ha introdotto la mimosa come simbolo dell’8 marzo.
Piero Di Betto, presidente della Fondazione Cantiere ha ricordato l’importanza di tali ricorrenze, cogliendo l’occasione per illustrare le attività culturali e didattiche svolte dal Cantiere e dall’Istituto di Musica: “Noi stiamo facendo tanto per promuovere la musica e la cultura, due tratti essenziali della nostra Repubblica democratica: abbiamo bisogno del sostegno di tutti, dagli sponsor al 5 per mille, affinché si possano rendere sempre più accattivanti occasioni come quella odierna”.
L’energia trasmessa dal concerto bandistico ha poi stimolato nuove riflessioni nella seconda parte dell’iniziativa. L’idea era infatti quella di festeggiare una ricorrenza tanto significativa per l’universo femminile: il primo voto concesso alle donne italiane fu proprio in occasione del referendum del 2 giugno 1946. A partire da quel passaggio storico, si sono succeduti interventi istituzionali, video e intermezzi recitati. Pina Ruiu e Monica Lippi hanno dato vita ad un reading, mentre gli interventi sono stati accompagnati dalla proiezione di un documentario prodotto dalla Regione Toscana che vedeva protagonista Teresa Mattei, colei che fu il membro più giovane della Costituente e che tra l’altro ha introdotto la mimosa come simbolo dell’8 marzo.
Piero Di Betto, presidente della Fondazione Cantiere ha ricordato l’importanza di tali ricorrenze, cogliendo l’occasione per illustrare le attività culturali e didattiche svolte dal Cantiere e dall’Istituto di Musica: “Noi stiamo facendo tanto per promuovere la musica e la cultura, due tratti essenziali della nostra Repubblica democratica: abbiamo bisogno del sostegno di tutti, dagli sponsor al 5 per mille, affinché si possano rendere sempre più accattivanti occasioni come quella odierna”.